Allarme conto corrente, aumento dei costi in arrivo

Claudia Cervi

10/08/2023

10/08/2023 - 11:50

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Stangata da 500 milioni di euro in arrivo per il conto corrente degli italiani, che si somma ai rincari causati dall’inflazione nell’ultimo anno. Ecco il motivo.

Allarme conto corrente, aumento dei costi in arrivo

Consumatori in allarme per il conto corrente. Dopo i rincari segnalati da Bankitalia, c’è il rischio concreto di un nuovo aumento dei costi.

Questa preoccupazione è alimentata da una serie di fattori, tra cui la recente introduzione di una nuova tassa sugli extraprofitti e le tendenze nel settore bancario.

Vediamo nel dettaglio i motivi che potrebbero portare a un incremento dei costi dei conti correnti e quali sono le implicazioni per i consumatori.

Conto corrente più caro nell’ultimo anno

La situazione attuale delle spese bancarie è già preoccupante. Il rapporto più recente della Banca d’Italia ha evidenziato un incremento dei costi di gestione del conto corrente nell’ultimo anno di 3,8 euro, portando il costo medio annuo per cittadino a 94,7 euro. Questo aumento è principalmente attribuibile alle spese fisse, come quelle legate all’emissione e alla gestione delle carte di pagamento.

Secondo l’Istat, le tariffe delle spese bancarie a carico dei cittadini hanno registrato un aumento annuo del 6,4%. Questo dato conferma i timori precedentemente espressi dalla Banca d’Italia, che ha segnalato come alcune banche abbiano aumentato il costo delle spese correnti dei conti attraverso modifiche unilaterali alle condizioni contrattuali, giustificando tale azione con i livelli elevati di inflazione.

Nuova stangata sui conti correnti

Oltre ai rincari già applicati, nei prossimi mesi il conto corrente potrebbe diventare ancora più costoso per colpa del governo.

La nuova tassa sugli extraprofitti delle banche, introdotta per reperire risorse per la collettività, dovrebbe garantire una maggiore equità fiscale, ma c’è il timore che possa scatenare una reazione a catena all’interno delle istituzioni bancarie stesse.

Secondo alcuni esperti, le banche potrebbero rispondere all’imposizione della tassa aumentando i costi di gestione dei conti correnti e delle carte per i consumatori. L’allarme è stato lanciato da Assoutenti, un’associazione per la tutela dei consumatori, che ha richiamato l’attenzione sul fatto che lo scorso febbraio persino Bankitalia aveva manifestato preoccupazione per l’aumento dei costi dei conti correnti applicati dalle banche.

Partendo dai dati di Istat e Bankitalia, Assoutenti stima che, considerando il trend rialzista già monitorato dall’Istat, ulteriori aumenti delle tariffe bancarie potrebbero portare il costo annuale di gestione dei conti correnti a 105 euro per utente, con un incremento di 10,3 euro per ciascun conto. Considerando che in Italia ci sono 47,7 milioni di correntisti, l’impatto sulla collettività potrebbe raggiungere quasi mezzo miliardo di euro all’anno, precisamente 491,3 milioni.

L’associazione Assoutenti avverte dunque che è concreto il rischio di una nuova ondata di aumento dei costi bancari. Con l’introduzione della tassa sugli extraprofitti, le banche potrebbero essere tentate di compensare le perdite attraverso un aumento delle tariffe per i correntisti.

Cosa fare contro i rincari

Di fronte a questa prospettiva inquietante, l’associazione Assoutenti e i consumatori chiedono un intervento tempestivo da parte del governo per evitare che la tassazione degli extraprofitti si traduca in un aggravio per la collettività. L’obiettivo è bloccare fin dall’inizio qualsiasi aumento ingiustificato delle spese bancarie.

Gli interessati sono pronti a segnalare all’Antitrust gli istituti di credito che applicheranno aumenti di prezzo ingiustificati a danno dei propri clienti.

In conclusione, l’allarme di un nuovo aumento dei costi dei conti correnti richiede una vigilanza attenta da parte dei consumatori e delle istituzioni. L’impatto potenziale su milioni di cittadini sottolinea l’importanza di una gestione bilanciata delle misure finanziarie e delle conseguenti azioni intraprese dalle istituzioni bancarie.

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