Addio a mascherine e bollettino quotidiano, arriva la rivoluzione sul Covid: l’annuncio del governo

Stefano Rizzuti

28/10/2022

28/10/2022 - 16:07

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Stop alle multe ai no vax e alla sospensione del personale sanitario, addio al bollettino quotidiano e probabile abolizione dell’obbligo di mascherine negli ospedali: le decisioni del governo Meloni.

Addio a mascherine e bollettino quotidiano, arriva la rivoluzione sul Covid: l’annuncio del governo

Lo definisce un “progressivo ritorno alla normalità”. Di fatto è quasi un’abolizione di tutte le restrizioni Covid che abbiamo imparato a conoscere durante i due anni e mezzo di pandemia. Il neo-ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha deciso di imprimere il primo cambio di passo sulla gestione del Covid-19, seguendo la linea già tratteggiata dal governo Meloni.

Per alcuni versi sarà una vera e propria rivoluzione, con la certezza che verrà abolito il bollettino quotidiano dei contagi (sostituito da uno settimanale) e con lo stop alla sospensione del personale sanitario non vaccinato. Inoltre, anche se in questo caso manca ancora l’ufficialità, sembra probabile l’addio alle mascherine nelle strutture sanitarie, unico luogo in cui i dispositivi di protezione individuale sono ancora obbligatori.

In una nota il ministro della Salute sottolinea che ritiene opportuno avviare “un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti”. Una decisione dettata dall’andamento dei contagi e che arriva a “sei mesi dalla sospensione dello stato d’emergenza”.

Il reintegro del personale no vax

Il ministro Schillaci annuncia che arriverà presto un provvedimento per il reintegro in servizio del personale sanitario che ha ricevuto procedimenti per la sospensione del lavoro a causa del mancato rispetto dell’obbligo vaccinale. Di fatto vuol dire che i medici e gli infermieri sospesi in quanto no vax verranno reintegrati.

La decisione anticipa di due mesi l’attuale scadenza della sospensione, che era fissata al 31 dicembre. Come spiega ancora Schillaci, la scelta deriva non solo dal ritorno alla normalità che il governo vuole sottolineare, ma anche dalla carenza di personale medico e sanitario.

Covid, stop a multe ai no vax

Non c’è ancora nessuna certezza, ma sembra probabile un cambio di passo anche sulle multe alle persone non vaccinate con più di 50 anni. Dovrebbe arrivare una moratoria che congela, probabilmente fino a giugno, le multe di 100 euro comminate a chi non aveva completato il ciclo vaccinale entro il 15 giugno.

La moratoria potrebbe essere inserita con un emendamento al decreto Aiuti ter. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha spiegato che si tratterebbe di un “rinvio delle multe” e non di una cancellazione totale. Potrebbe quindi essere sospeso l’invio delle multe in attesa di una cancellazione che potrebbe poi arrivare in un secondo momento.

Addio al bollettino giornaliero su ricoveri e decessi

Certamente, invece, ci sarà l’addio al bollettino quotidiano dei contagi. Il ministro della Salute ha annunciato che verrà sospesa la pubblicazione dei dati su base giornaliera riguardanti contagi, ricoveri, terapie intensive e decessi legati al Covid. Il bollettino passerà a cadenza settimanale. Resterà, comunque, per le autorità la possibilità di acquisire costantemente informazioni per il controllo della situazione e l’adozione di eventuali provvedimenti.

Rivoluzione Covid, addio alle mascherine in ospedale?

Il governo Meloni potrebbe superare presto anche la misura che più di ogni altra simboleggia il Covid: l’obbligo di indossare le mascherine. Anche in questo non c’è ancora ufficialità, ma l’intenzione sembra quella di non rinnovare l’obbligo di dispositivi individuali all’interno degli ospedali e delle strutture sanitarie, in scadenza il 31 ottobre.

Non ci sarà un provvedimento ad hoc, in quanto è sufficiente non firmare la proroga dell’ordinanza che obbliga a indossare le mascherine in ospedali, strutture sanitarie e Rsa. Qualcosa di simile dovrebbe succedere sui luoghi di lavoro: il 31 ottobre scade il protocollo che disciplina l’uso delle mascherine negli uffici, ma le parti sociali sono state convocate solamente il 4 novembre, quindi il protocollo non verrà rinnovato prima e l’uso dei dispositivi individuali verrà superato.

L’obbligo di mascherina è ormai rimasto solamente nelle strutture sanitarie (è, di recente, decaduto anche sui mezzi di trasporto), ma la cancellazione in ospedali e Rsa sembra vicina. In realtà la decisione non è ancora stata presa e negli ambienti sanitari si chiede di mantenere le Ffp2. Tra le ipotesi al vaglio c’è anche quella di mantenere l’obbligo solamente nei reparti più a rischio e nelle terapie intensive. Ma l’obbligo generalizzato dovrebbe comunque sparire dall’1 novembre.

Secondo la Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) le direzioni sanitarie dovrebbero valutare l’obbligo di mascherine reparto per reparto, “a tutela dei fragili”. Per la federazione serve poi “un provvedimento per risolvere il contenzioso delle aziende sanitarie e ospedaliere con operatori no vax sospesi”. La convinzione, in generale, è che “la caduta dell’obbligo delle mascherine all’interno degli ospedali non esonera comunque le aziende sanitarie e ospedaliere dal rispetto della legge sull’igiene e la sicurezza sul lavoro”.

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