Zingaretti, election day: “Seggi elettorali non nelle scuole ma nelle palestre”

Alessandro Cipolla

15/06/2020

19/06/2020 - 11:02

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In vista dell’election day che si dovrebbe tenere il 20 e 21 settembre, Nicola Zingaretti ha lanciato un appello affinché non si voti nelle scuole ma in grandi spazi come le palestre, il tutto per non interrompere il ciclo scolastico.

Zingaretti, election day: “Seggi elettorali non nelle scuole ma nelle palestre”

Si continua a discutere sulla data dell’election day, con le urne che ormai appare certo torneranno ad aprirsi il prossimo 20 e 21 settembre, quando in un sol colpo si voterà per le regionali, il primo turno delle amministrative e il referendum per il taglio dei parlamentari.

Visto che il governo sembrerebbe aver fatto la sua scelta, una via di mezzo tra i 6 settembre proposto dai governatori e il 27 indicato dal centrodestra, rimane aperto il discorso in merito alle scuola.

Inizialmente si era pensato a uno slittamento al 23 settembre dell’apertura dell’anno scolastico, con il MIUR che però poi ha indicato nel 14 settembre il giorno in cui il gli alunni probabilmente faranno il loro ritorno in classe.

Per non stoppare subito l’anno scolastico in quegli istituti che dovranno fare da seggio, c’è da contare poi che ci saranno gli eventuali ballottaggi dopo due settimane per le amministrative e le regionali in Toscana, ecco che arriva la proposta di Nicola Zingaretti.

Sulla scuola mi permetto di fare un appello al Governo, al ministero dell’Interno, al ministero dell’Istruzione e alle prefetture - ha affermato il segretario del PD - Viste le scelte di carattere elettorale che si stanno facendo sarebbe bene uno sforzo, anche per tutelare la salute di tutti, che i seggi elettorali si tengano in luoghi il più possibile questa volta separati dalle scuole”.

Come alternativa alle scuole, Zingaretti propone di svolgere le operazioni di voto in “ grandi aree come le palestre , o concordandolo con sindaci e prefetture”, allo scopo di “tenere le elezioni in altri luoghi pubblici che non siano le scuole ed evitare di interrompere il ciclo scolastico all’apertura del nuovo anno e soprattutto dopo un anno così difficile”.

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