Xylella: allarme in Europa e Bruxelles accusa l’Italia

Gennaro Ottaviano

17/05/2019

17/05/2019 - 19:26

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Il batterio xylella continua a mietere vittime. Solo in Italia ha colpito 30 milioni di ulivi con un danno alla produzione olivicola che è scesa del 9,5%. Il contagio minaccia di estendersi anche all’Europa.

Xylella: allarme in Europa e Bruxelles accusa l’Italia

Sono quantizzabili in quasi 390 milioni di euro di mancata produzione i danni che ha determinato il diffondersi del batterio xylella nel sud Italia. L’epidemia non è stata ancora fermata e continuano a essere innumerevoli le piante di ulivo infettate, mettendo in ginocchio un settore che fino a pochi anni fa era florido. Ora la minaccia si fa sempre più grave con la presenza di focolai in tutta Europa.

I contraccolpi sulla produzione olivicola in Italia: una strage annunciata

Il 2013 sarà una data che gli olivicoltori d’Italia e d’Europa non dimenticheranno mai. 4 milioni il numero di piante che furono abbattute in Puglia arrivato ad oggi a 21 milioni. Ma cosa ha provocato la strage degli ulivi? È il batterio xylella la causa di tutto, un “killer” come definito dagli agricoltori, che colonizza lo xilema (i vasi fondamentali per portare i liquidi alle radici e alle foglie) delle piante come gli ulivi, i ciliegi e i mandorli. Lo xylella non ha pietà perché ostruisce le vene procurando l’essiccazione della pianta. Non vi è cura, per adesso, se non abbattere l’albero per evitare che insetti vettori la possano trasferire sulle altre. Ha messo in ginocchio la produzione olivicola italiana di cui l’88% è divisa tra Puglia con il 37%, Calabria con il 33%, la Sicilia con il 9,5%, la Campania con il 6% e la Basilicata con l’1%. Un patrimonio olivicolo con 150 milioni di piante, di cui il 7% sono state già abbattute. Si ipotizza che per debellare il batterio sarà necessario estirparne il 30%.

Indagine Xylella: l’Europa accusa l’Italia

Non solo vi è un danno economico, ma Bruxelles accusa l’Italia di essere colpevole del diffondersi dell’epidemia in Europa. Focolai non solo sono stati trovati in alcuni olivi in Toscana, ma anche in Francia, in Corsica, in Provenza e nelle Baleari. Quest’anno sono anche comparse le prime morti per questo batterio killer in Portogallo e in Calabria. L’Esfsa (Autorità europea per la sicurezza ambientale) ha dichiarato che il pericolo è ancora molto reale per tutta l’Europa. L’accusa rivolta all’Italia è quella di non aver rispettato la decisione della Commissione 789, del maggio 2015, con la quale venivano emanate le norme per evitare la diffusione del batterio xylella.

L’intervento del governo per l’industria del settore olivicolo

Il nostro Governo è intervenuto solo dopo essere stato oggetto di una procedura di infrazione da parte di Bruxelles che nel maggio scorso è passata innanzi alla Corte di Giustizia Ue. I danni complessivi al settore, come dichiarato dalla Coldiretti Puglia, sono ormai pari a 1,2 miliardi di euro.
Saranno 570 i milioni destinati a risollevare l’industria olivicola della Puglia previsti dal decreto emergenze che saranno suddivisi per nuove generazioni di piante e per intervenire a favore dei frantoi che sono rimasti fermi per la mancanza del prodotto.

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