Voucher lavoro 2017, cambia tutto: la riforma del Governo per evitare il referendum?

Simone Micocci

13 Gennaio 2017 - 10:11

Riforma voucher lavoro ufficiale a febbraio 2017: ecco quali sono le novità che verranno introdotte dal Governo Gentiloni. L’obiettivo è di evitare il referendum?

Voucher lavoro 2017, cambia tutto: la riforma del Governo per evitare il referendum?

Voucher lavoro 2017, il Governo Gentiloni sta per emanare un provvedimento per limitarne l’utilizzo. La riforma dei voucher lavoro, però, è in programma per febbraio 2017 poiché prima bisogna aspettare i risultati della tracciabilità introdotta lo scorso anno dal Governo Renzi.

Inoltre, prima di procedere con la riforma, il Governo vuole sapere quali sono state le motivazioni che hanno spinto la Corte Costituzionale a dichiarare ammissibile il referendum sui voucher. Infatti, mentre il quesito sull’articolo 18 è stato respinto, quello per l’abrogazione dei voucher lavoro, così come quello per il ritorno alle garanzie per i contributi dei lavoratori delle ditte che subappaltano i lavori, è stato ammesso.

Quindi c’è la possibilità che presto gli italiani debbano votare per un nuovo referendum, quello sui voucher lavoro. Tuttavia, se nei prossimi mesi il Governo dovesse emanare una nuova norma conforme con l’istanza del quesito referendario, il referendum sui buoni lavoro INPS verrebbe annullato. In questo caso però sarà l’Ufficio centrale per il referendum in Cassazione a decidere.

Da Palazzo Chigi fanno sapere che la riforma sui voucher lavoro è pronta con l’obiettivo di tornare alle finalità originarie dello strumento ed impedirne l’uso distorto.

Tra gli obiettivi della riforma dei buoni lavoro c’è anche quello di evitare il referendum? Molti esponenti politici ritengono che il PD farà di tutto per evitare un nuovo appuntamento referendario. Un’ulteriore sconfitta, infatti, avrebbe delle conseguenze negative sull’immagine del Partito Democratico e ciò potrebbe metterne a rischio la vittoria alle prossime elezioni politiche.

Dal PD però fanno sapere che la prossima riforma dei voucher lavoro non c’entra nulla con il referendum. Infatti, le modifiche che verranno introdotte non combaciano con la richiesta del referendum promosso dalla CGIL, in cui viene chiesta l’abolizione totale dei buoni lavoro.

Come cambierà quindi questo strumento dopo l’intervento legislativo del Governo Gentiloni? Ecco tutte le novità in programma.

Voucher lavoro 2017: la riforma è pronta, ma il referendum non c’entra

Non ci sarà un maquillage per evitare la consultazione”. Così Annamaria Parente, capogruppo del Pd alla Commissione Lavoro del Senato, ha risposto a chi le chiedeva un collegamento tra la prossima riforma dei voucher lavoro e il referendum sul Jobs Act.

Infatti, come dichiarato dalla capogruppo del PD, sono diversi mesi che il Governo sta studiando delle modifiche affinché le finalità originarie dei voucher lavoro vengano ripristinate. “Vogliamo evitarne l’uso distorto”, ha dichiarato Annamaria Parente.

Quindi, la riforma non esclude il referendum sui voucher lavoro poiché l’intervento del Governo non è conforme al quesito della consultazione.

Voucher lavoro: i punti della riforma

Il primo punto della riforma dei voucher lavoro riguarda l’introduzione delle “quote”. Nel dettaglio, verrà stabilito che in ogni azienda i voucheristi siano una quota proporzionale al numero dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato.

Ad oggi, infatti, non ci sono limiti per le aziende nell’utilizzo dei voucher, se non quello per cui ogni lavoratore non può percepire più di 2.000 euro nominali (retribuzione e contributi).

Un altro aspetto che verrà riformato è quello che riguarda i settori lavorativi in cui si possono utilizzare i voucher lavoro. L’idea è quella di ridurre quanto fatto dal Governo Monti che estese l’utilizzo dei buoni lavoro a tutte le categorie e per farlo se ne vieterà l’utilizzo in alcuni controsettori specifici. Ad esempio, i voucher lavoro non verranno eliminati dal settore edilizio, ma non si potranno utilizzare nei cantieri. Si cercherà quindi di ridurre l’uso in quei settori in cui se n’è abusato perché, come confermano le statistiche, quello dei voucher lavoro è un fenomeno che nei primi 9 mesi del 2016 è cresciuto del 34,6% rispetto all’anno precedente.

Queste che abbiamo appena visto sono le novità confermate, ma ci sono delle altre modifiche su cui il Governo sta ragionando. Ecco quali sono:

  • diminuire il tetto massimo di compenso annuo del lavoratore, che passerà da 7mila a 5mila euro;
  • ridurre i tempi di rimborso, che attualmente sono pari ad un anno;
  • stop alle integrazioni dello stipendio con i voucher lavoro.

Per saperne di più però dovremo aspettare il prossimo mese, quando la riforma dei voucher lavoro potrebbe essere realtà.

Argomenti

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it