I voucher fanno reddito e vanno nell’Isee?

Patrizia Del Pidio

7 Luglio 2025 - 16:26

Per chi lavora con la prestazione occasionale accessoria il reddito conseguito va inserito nella dichiarazione dei redditi e nella Dsu ai fini Isee? Vediamo cosa prevede la normativa di riferimento.

I voucher fanno reddito e vanno nell’Isee?

I vecchi voucher lavoro, da qualche anno, sono stati sostituiti dal contratto di prestazione occasionale (Cpo) di tipo accessorio, ma restano in vigore per chi svolge attività occasionali nei confronti di datori di lavoro che sono persone fisiche che non esercitano attività di impresa grazie al Libretto Famiglia. In questo caso come funziona il reddito percepito? Abbiamo già visto, in un articolo precedente, che il reddito derivante dai voucher non influisce sullo stato di familiare a carico. In questo articolo andremo ad approfondire come bisogna comportarsi con questi redditi in fase di dichiarazione annuale e nella compilazione della Dsu per l’Isee.

Nel lavoro accessorio rientrano tutte le prestazioni di lavoro che non possono essere ricondotte alle tipologie tipiche di contratti di lavoro subordinato o autonomi in cui sono previsti limiti economici. Quando una persona fisica ha necessità di fare ricorso a lavoratori saltuari è possibile acquistare la prestazione di lavoro tramite il Libretto Famiglia. Si tratta di un libretto nominativo prefinanziato che è composto da titoli di pagamento dal valore prefissato che servono a pagare l’attività lavorativa che non sia superiore a un’ora. Può essere utilizzato per pagare attività come:

  • piccoli lavori domestici;
  • assistenza domiciliare a bambini, anziani, disabili o ammalati;
  • insegnamento privato supplementare.

I datori di lavoro che esercitano attività di impresa possono ricorrere, invece, al contratto di prestazione occasionale, ma non tutti i settori possono accedervi.

Prestazione occasionale fa reddito?

I compensi della prestazione occasionale non vanno a influire sul reddito complessivo. Sono completamente esentasse e, quindi, restano al netto di quanto percepito per il prestatore di questa tipologia di lavoro. Che, ricordiamo, può guadagnare, in un anno, un massimo di 5.000 euro da questa tipologia di lavoro e nel limite di 2.500 euro per ogni datore di lavoro (utilizzatore).

Proprio per il fatto che i compensi non concorrono alla formazione del reddito complessivo e sono esentati dall’imposizione fiscale non devono essere inseriti nella dichiarazione dei redditi con modello 730 o con modello Redditi PF. Anzi, il committente non è tenuto a rilasciare neanche la Certificazione Unica per questa tipologia di lavoro. Discorso diverso, invece, per l’Isee.

Voucher e Isee

Con la prestazione occasionale il lavoratore percepisce un compenso netto che non è imponibile fiscalmente. Ma questo non significa che questi redditi siano irrilevanti. Da sottolineare, infatti, che per questo tipo di retribuzione spetta anche il versamento dei contributi previdenziale. E vanno inseriti nell’Isee.

L’Isee, per quel che riguarda la prestazione occasionale, ma anche i compensi percepiti tramite il Libretto famiglia, si comporta diversamente dalla dichiarazione dei redditi. I compensi della prestazione occasionale, infatti, vanno inseriti nella Dichiarazione Sostitutiva Unica che serve per determinare il valore dell’Isee.

Per l’indicatore che misura la condizione economica dei nuclei familiari che è necessario per accedere a numerose agevolazioni e prestazioni che lo Stato eroga, devono essere inseriti anche i redditi che risultano non imponibili a livello fiscale.

Dove inserire i Voucher nell’Isee?

Ma dove devono essere inseriti i compensi derivanti dalla prestazione occasionale nella compilazione dell’Isee visto che non rientrano nei trattamenti assistenziali, previdenziali o indennitari erogati dall’INPS, e visto che non rientrano neanche nei redditi rilevanti ai fini Irpef?

I compensi della prestazione occasionale si indicano nel modulo FC1, al quadro FC4. Qui è possibile trovare la voce “redditi esenti da imposta” ed è proprio lì che va inserita la somma complessiva annua dei compensi percepiti tramite prestazione occasionale o Libretto famiglia.

Tra l’altro, se si utilizza l’Isee precompilato si dovrebbero trovare tali compensi già inseriti in automatico: si tratta, infatti, di prestazioni già presenti negli archivi dell’Inps e quindi di informazioni già in possesso dell’istituto.

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