L’Inps ha creato una nuova procedura telematica per il pagamento dei servizi di baby sitting con i buoni lavoro.
Voucher Baby Sitter: come funzionano? Con la circolare n.75 del 6 maggio 2016, l’Inps ha previsto una nuova procedura telematica per l’uso dei buoni lavoro per i servizi di baby sitting, garantendo maggiore tracciabilità nel loro utilizzo.
Grazie alla Legge di Stabilità 2016 infatti è stato prorogato anche per questo anno l’utilizzo di buoni lavoro per i servizi di baby sitting e per i servizi per l’infanzia da parte delle lavoratrici che ne facciano richiesta al termine del congedo di maternità ed entro i successivi 11 mesi invece di beneficiare del congedo parentale.
Voucher Baby Sitter: come funziona la nuova procedura telematica?
Dal momento che l’Inps non eroga più buoni lavoro cartacei, l’unica procedura in vigore è quella telematica.
Per poterla utilizzare la lavoratrice, munita di PIN o in alternativa mediante autenticazione tramite la Carta nazionale dei Servizi (CNS) o il Sistema pubblico di Identità Digitale (SPID), deve:
- accedere alla sezione “Committente/datore di lavoro" nel menu Lavoro accessorio;
- selezionare la voce “Appropriazione Bonus”.
Come funziona l’appropriazione del bonus?
Dopo aver effettuato quanto sopra descritto, la lavoratrice entra in possesso del buono lavoro che potrà essere utilizzato per il pagamento dei servizi di baby sitting o dei servizi per l’infanzia.
Per poter confermare l’acquisizione del buono lavoro, la lavoratrice dovrà inserire:
- codice fiscale della madre;
- codice fiscale del bambino;
- numero di domanda;
- anno di riferimento.
L’appropriazione del bonus deve avvenire entro 120 giorni dall’accoglimento della domanda telematica.
In caso contrario l’Inps considererà il non utilizzo come una tacita rinuncia.
Come restituire il buono lavoro in caso di non utilizzo?
Se la lavoratrice non utilizza il voucher entro 24 mesi dall’appropriazione, dovrà provvedere a restituire gli importi in precedenza ricevuti dall’Inps attraverso la funzione “Restituzione Bonus” inserendo anche in questo caso:
- codice fiscale della madre;
- codice fiscale del bambino;
- numero di domanda;
- anno di riferimento.
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