Visco, lectio magistralis: “Le riforme vanno fatte nell’interesse del Paese”

Linda Tiralongo

16/06/2015

Ignazio Visco, governatore della Banca D’Italia, alla lectio magistralis “Come affrontare il cambiamento: le sfide per il lavoro” punta sulle riforme strutturali e la competitività per la ripresa economica.

Visco, lectio magistralis: “Le riforme vanno fatte nell’interesse del Paese”

Il numero uno di Banca d’Italia - Ignazio Visco - ha tenuto un’importante lectio magistralis durante le Giornate del lavoro a Firenze organizzate questo sabato dalla Cgil dal titolo «Come affrontare il cambiamento: le sfide per il lavoro».

Il Governatore è intervenuto sul tema delle riforme strutturali, analizzando quali cambiamenti forti e radicali servirebbero al Paese per intraprendere una ripresa economica nel lungo termine.

I toni sono apparsi edulcorati, ma consapevoli. Visco ha infatti dichiarato:

«I segnali di ripresa sono un segno importante ancorché debole ma sarà una lunga transizione verso un’organizzazione nuova della nostra economia e società».

Riforme del mercato del lavoro, scuola e PA

L’Italia ha bisogno di riforme del mercato del lavoro, dell’istruzione, ma anche della pubblica amministrazione e dei suoi burocrati. C’è stato chi ha definito le posizioni del Governatore caute, ma ottimiste, e chi ha ravvisato invece toni di avvertimento.
È stato palese, tuttavia, il monito alla necessità di riformare il Paese nell’interesse generale, nell’interesse, cioè, del sistema Italia.

Visco si è espresso in questi termini:

«Le riforme strutturali non sono qualcosa che vanno fatte perché ci è chiesto da altri, siano essi l’Europa, o la Bce, o i mercati».

Innovazione e competitività per la ripresa economica
Il dibattito si è acceso sui temi della tutela della legalità, dell’efficienza della pubblica amministrazione, della flessibilità delle imprese alle nuove sfide poste dall’innovazione tecnologica. Fattori, questi, incisivi per abbandonare una volta per tutte lo spettro della lunghissima recessione che ha messo in ginocchio il Paese, incrinando «gli standard di vita elevati che avevamo».

Cambiamento: scelte di politica interna. No a influenze Europa e mercati
Il messaggio è dunque chiaro e rivolto alle istituzioni. A transitare verso la ripresa economica ci deve pensare l’Italia con le sue strategie di politica interna.
Il cambiamento dipende dalle scelte di politica economica nazionali, dalla capacità di fare sistema e creare un accordo generale, dove anche le organizzazioni sindacali giocherebbero un ruolo determinante nel "farsi carico di responsabilità" collettive come accadeva fino a non molto tempo fa.

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