Verbali FOMC: opportunità sul dollaro? Ecco cosa aspettarsi dalla Fed

Flavia Provenzani

17 Febbraio 2016 - 08:49

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Verbali FOMC della riunione di gennaio, massima attesa: cosa aspettarsi dalla Federal Reserve e quali opportunità sul dollaro USA?

Verbali FOMC: opportunità sul dollaro? Ecco cosa aspettarsi dalla Fed

I verbali della riunione di febbraio del FOMC, commissione di politica monetaria della Federal Reserve, potrebbero segnalare un aumento della preoccupazione dei membri della banca centrale degli Stati Uniti circa le turbolenze sui mercati finanziari e il peggioramento delle condizioni dell’economia.

Tuttavia, i contenuti dei verbali del FOMC potrebbero essere ben lontani dall’indicare con certezza la decisione della Fed di rimandare il rialzo dei tassi di interesse di marzo od oltre, anche se il mercato continua a ritenere che una mossa il mese prossimo sarà improbabile.

Con il grande focus della scorsa settimana era tutto sul selloff dei mercati finanziari e sul calo delle possibilità per un rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a marzo, gli investitori seguiranno con la massima attenzione la pubblicazione dei verbali del FOMC.

Verbali FOMC: opportunità sul dollaro USA?

I verbali del FOMC, in uscita mercoledì 17 febbraio alle 20:00 (ora italiana) ricorderanno agli investitori che un rialzo dei tassi il mese prossimo è molto improbabile, il che potrebbe essere l’occasione giusta per i trader per tornare a vendere il dollaro USA.

In attesa della pubblicazione del report completo delle minute del FOMC questa sera è opportuno ricordare che ogni piccola variazione apportata alla dichiarazione di politica monetaria del mese scorso è stata negativa per il dollaro USA.

La Fed ha descritto una crescita in via di rallentamento, sottolineando la debolezza dell’inflazione e avvertendo di stare ancora monitorando con attenzione gli sviluppi economici e finanziari a livello mondiale.

Verbali FOMC: cosa aspettarsi?

A gennaio, il FOMC ha rivelato di “monitorare attentamente” i rischi sul mercato. Nei suoi ultimi interventi, il presidente della Federal Reserve Yellen, ma anche Fischer e Dudley hanno riferito che il peggioramento delle condizioni finanziarie dovrà essere “persistente” per poter confermare il rischio nell’outlook della banca centrale.
I verbali del FOMC di gennaio dovrebbero confermare un orientamento simile e fornire ulteriori informazioni su quali siano le condizioni che potrebbero modificare l’outlook della Federal Reserve.

Le minute della riunione della Fed del mese scorso potrebbero anche suggerire la volontà dei membri della banca di monitorare ancora l’andamento dei dati macroeconomici prima di decidere quale azione intraprendere il mese prossimo.

Detto questo, dato che il FOMC ha già sottolineato la presenza di fattori di rischio e incertezza per le previsioni sull’economia USA nelle dichiarazioni successive alla riunione di gennaio, gli analisti si aspettano un tono dovish all’interno dei verbali del FOMC.

C’è da aspettarsi un’ulteriore incertezza circa l’inflazione, con particolare riferimento all’apprezzamento del dollaro USA accompagnato dalla continuazione della discesa di petrolio e materie prime.
Sarà degno di nota ogni riferimento alla necessità di abbassare le aspettative.

La combinazione tra l’incertezza a breve termine sulle prospettive di inflazione e i rischi crescenti dei cali sui mercati finanziari potrebbe anche essere sufficiente per rimandare un rialzo dei tassi a marzo. Ma i verbali del FOMC di gennaio con molta probabilità vi faranno solo un breve accenno, senza confermare la posticipazione del rialzo dei tassi di interesse il mese prossimo.

La Bank of America prevede che la Fed manterrà stabile la politica stabile a marzo per poi rialzare di nuovo nel mese di giugno, sul presupposto di un riequilibrio dei mercati e un continuo miglioramento del mercato del lavoro.

Verbali FOMC: perché sono così importanti?

In tempi normali, i verbali delle riunioni del FOMC non suscitano particolare interesse.
Ma il rischio sui mercati è aumentato nelle ultime settimane e gli investitori vorranno vedere nel dettaglio la posizione della banca centrale degli Stati Uniti.

Il presidente Yellen ancora non si è arresa alla prospettiva di un rialzo graduale dei tassi di interesse in base al rafforzamento del mercato del lavoro, nonostante il mercato ad oggi un 30% di possibilità che la Fed sia costretta invece a tagliare quest’anno.

Nonostante la Yellen abbia riconosciuto i rischi al ribasso sulla crescita degli Stati Uniti alimentati dalla Cina, dal rallentamento globale e il dollaro, il suo tono non suggerisce che sia disposta ad abbandonare del tutto il programma di normalizzazione della politica monetaria.

Il mercato, tuttavia, continua a dimostrare di essere a disagio con il programma di rialzo dei tassi quando la crescita è ancora lenta, il che suggerisce che continuerà a mettere in discussione la capacità della Fed di sostenere gli aumenti.

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