Verbali BCE: previsioni troppo ottimiste per alcuni, modifica tassi è prematura

Flavia Provenzani

6 Aprile 2017 - 14:32

Verbali BCE: Draghi conferma che è troppo presto per modificare i tassi. Alcuni membri ritengono che e stime economiche attuali sono troppo ottimiste.

Verbali BCE: previsioni troppo ottimiste per alcuni, modifica tassi è prematura

Con i verbali della BCE la Banca Centrale Europea si conferma la protagonista della giornata di giovedì.
Dopo che Mario Draghi ha colto l’occasione di una riunione della BCE in mattinata a Francoforte per chiudere alla possibilità di aumentare i tassi di interesse nel breve termine, i verbali dell’ultima riunione della BCE evidenziano gli elementi necessari per un rialzo sostenibile dell’inflazione.

Alla riunione della BCE dell’8-9 marzo, tramite i verbali di politica monetaria Mario Draghi conferma che toccare i tassi di interesse è prematuro.
Alcuni membri della BCE ritengono addirittura che le prospettive economiche della banca centrale siano eccessivamente ottimiste.
Se una normalizzazione della politica monetaria in futuro rimane cosa garantita, questo non è certamente il momento di parla di tapering, rialzo tassi e fine del QE.

Di seguito, uno stralcio dei verbali della BCE in riferimento alla riunione di marzo 2017, pubblicati il 6 aprile:

Per quanto riguarda la comunicazione, i membri in generale sono d’accordo con le proposte avanzate dal signor Praet nella sua introduzione nel mantenere la comunicazione rispetto alla posizione di politica monetaria del Consiglio direttivo e la sua forward guidance immutate, pur riconoscendo che l’espansione economica nell’area dell’euro sia diventata più robusta, con la ripresa in rafforzamento e in ulteriore crescita, e che i rischi per le prospettive economiche sono diventati meno marcati, anche se rimangono ancora orientati al ribasso.

Un tono più complessivamente positivo nella comunicazione del Consiglio direttivo per quanto riguarda le prospettive economiche della zona euro è ritenuto idoneo a sostenere la fiducia delle imprese e dei consumatori. Allo stesso tempo, le incertezze e le fragilità, in particolare legate all’ambiente esterno, ma anche agli sviluppi politici nella zona euro, continuano a richiamare alla prudenza.

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