Il piano di acquisto bond della BCE? Un antibiotico che non fa più effetto

Luca Fiore

31 Ottobre 2019 - 16:15

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Come sempre particolarmente schietto, l’ex ministro greco Varoufakis è tornato a parlare dell’azione della BCE.

Il piano di acquisto bond della BCE? Un antibiotico che non fa più effetto

La Banca Centrale Europea deve reinventarsi, deve trovare nuovi strumenti, nuove misure, per rilanciare crescita e prezzi di Eurolandia.

È quanto ah detto l’ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis nel corso di un’intervista concessa all’emittente Cnbc.

Varoufakis, che in questi anni non ha perso il dono della schiettezza, ha rilevato che la Banca Centrale Europea deve cambiare rotta e smettere di puntare sui piani di acquisto bond, che ormai hanno perso di efficacia.

Varoufakis: il QE? Un antibiotico inutile

Nel corso del meeting dello scorso 12 settembre, l’istituto con sede a Francoforte ha annunciato un nuovo piano di acquisto obbligazioni (Riunione BCE: Draghi annuncia il QE a tempo indeterminato) che, questa volta, si caratterizza per essere privo di scadenza. Gli acquisti netti di asset ripartiranno il 1° novembre a un ritmo di 20 miliardi mensili.

Il fatto che il board non abbia discusso di una fine del piano di Quantitative Easing, che di fatto si configura a tempo indeterminato, è legato al fatto, ha detto Draghi, “che abbiamo un margine di manovra rilevante per continuare a questo ritmo”. “Ci attendiamo che il piano di acquisto asset duri il tempo necessario a rinforzare l’impatto accomodante della politica dei tassi”.

Per l’ex ministro greco, che valuta le misure adottate da Draghi “essenziali”, il nuovo piano di QE (Quantitative Easing, ndr) “per il modo in cui è stato strutturato somiglia ad un antibiotico che ha smesso di funzionare perché i batteri si sono adattati ad esso”.

Varoufakis: BCE deve valutare nuove armi

Secondo Varoufakis, la nuova BCE capitanata da Christine Lagarde “deve sviluppare nuovi strumenti”.

Tra le misura che l’ex ministro ritiene sia opportuno introdurre ci sono i bond di Eurolandia. “Questi bond devono essere utilizzati per convertire parte del debito dei singoli Stati”.

“Il Consiglio europeo deve mettere la Banca europea per gli investimenti nelle condizioni di emettere bond che saranno poi acquistati dalla BCE sul secondario”.

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