Vaccini, rabbia Figliuolo: “Si vada avanti o non se ne esce”

Marco Ciotola

18/05/2021

22/06/2021 - 14:57

condividi

“Smettiamola con la propaganda, se non mettiamo in sicurezza gli over 60 non ne usciamo più: concentriamoci su queste due categorie”, tuona il commissario Paolo Figliuolo. Ecco quali sono le priorità

Vaccini, rabbia Figliuolo: “Si vada avanti o non se ne esce”

Il piano vaccinale in Italia? Occorre andare avanti, “altrimenti non ne usciamo più. Parole che non nascondono una vena di irritazione quelle pronunciate dal commissario straordinario per l’emergenza COVID-19 Francesco Paolo Figliuolo.

Il riferimento di Figliuolo va infatti inquadrato nelle «deviazioni» in arrivo da diverse regioni e volte a estendere i vaccini a categorie più ampie.

Ma per il commissario non è questo ancora il tempo di prendersi simili libertà. Lo fa capire chiaramente anche se di fatto non nomina nessun territorio specifico, né nessuna iniziativa particolare.

Evidenzia però come le categorie sulle quali concentrarsi ora sono quelle degli over 60 e delle cosiddette persone fragili:

“Lo chiedo davvero a tutti i presidenti: si vada avanti con il piano. È facile perdersi nella propaganda, ma se noi non mettiamo in sicurezza gli over 60, ovvero quelli che hanno il 95% di probabilità di finire in ospedale, non ne usciamo più”.

Vaccini, rabbia Figliuolo: “Si vada avanti o non se ne esce”

Rivolte direttamente a tutti i presidenti di Regione, le parole di Figliuolo invitano a seguire una campagna vaccinale che deve ancora svolgere alcuni dei suoi passi cruciali.

In particolare, il Commissario sottolinea l’importanza del vaccinare gli over 60, categoria che - precisa - segna un “95% di probabilità di finire in ospedale, peggio ancora in intensiva e peggio ancora di morire”.

Per questo non sono affatto consigliabili quelle mosse che il generale indica, non senza una vena di polemica, con l’espressione “perdersi nella propaganda”, seppur non citando nessuna specifica iniziativa per territorio:

“È facile farsi prendere dalla propaganda, e annunciare l’apertura a una categoria o un’altra, ma se noi non mettiamo in sicurezza gli over 60, che sono quelli che hanno il 95% di probabilità di finire in ospedale, peggio ancora in intensiva e peggio ancora di morire, non ne usciamo più”

Il tutto - continua Figliuolo - al fine di proseguire sulla linea di quello che definisce un calo vertiginoso dei ricoveri e dei decessi”, per andare incontro a “2-3 settimane in cui dobbiamo tenere la barra dritta”.

Occorre quindi ora monitorare nei prossimi giorni le eventuali reazioni delle regioni alle parole del Commissario. Va infatti considerato che molti commissari hanno approvato delle misure estensive alle categorie vaccinabili e aderito ai cosiddetti Open Day, che da ultime indicazioni sembra possano presto riguardare anche gli over 30.

Iscriviti a Money.it