Unicredit: vendita del 10% di Fineco e Pekao; ridefinizione del management del gruppo; revisione del piano strategico. Cos’ha fatto finora in nuovo ad Mustier.
Jean-Pierre Mustier è stato nominato amministratore delegato di Unicredit lo scorso 30 giugno e a partire dal 12 luglio ha effettivamente preso le redini dell’istituto di Piazza Gae Aulenti, succedendo a Federico Ghizzoni.
In due settimane sono già tanti i dossier affrontati dal nuovo CEO, che ha il compito di traghettare Unicredit in una fase delicata della sua storia. Quali sono state dunque le mosse realizzate finora dall’ad francese?
Delle prime 20 banche mondiali, Unicredit nel 2016 si è segnalata come la peggiore. Nel primo semestre dell’anno l’istituto di credito ha perso il 64% del suo valore, stando a un’analisi realizzata da Marketwatch. La quota di Npl lordi che grava sulle spalle di Piazza Gae Aulenti è pari al 24,9%.
Al momento il titolo sta sta riportando perdite vicine al 2% a Piazza Affari. Ma è l’intero comparto bancario a soffrire per via dei dati negativi conseguiti dalla tedesca Commerzbank.
Unicredit, le prime mosse di Mustier: un mld grazie a Fineco e Pekao
Per venire incontro alle richieste della Banca Centrale Europea, che ha chiesto a Unicredit un rafforzamento dei suoi requisiti patrimoniali, Mustier ha subito disposto la cessione del 10% di due controllate: FinecoBank e la polacca Pekao.
Grazie a queste operazioni di accelerated bookbuilding, Unicredit è riuscita a raccogliere oltre un miliardo di euro, incrementando il CET1 ratio - il parametro che misura la solidità patrimoniale di una banca - di 20 punti base.
Tali dismissioni, però, potrebbero non essere sufficienti a soddisfare il fabbisogno di capitale evidenziato dall’Eurotower. Il presidente del Gruppo, Giuseppe Vita, ha aperto all’ipotesi di una ricapitalizzazione (ormai ineludibile secondo il mercato), stimata tra i 4 e i 9 miliardi di euro.
Ma il tema andrà affrontato dopo la revisione del piano strategico, che sarà resa nota entro la fine dell’anno.
Unicredit: Papa nuovo direttore generale
Il CEO è inoltre alle prese con la riorganizzazione interna del gruppo e con lo snellimento del management. Tra i principali cambiamenti apportati da Mustier vi è la nomina di Gianni Franco Papa (attuale vice dg) a direttore generale “con deleghe ampie e rafforzate”.
Lasceranno la banca sia il vice direttore generale e coo Paolo Fiorentino, sia l’attuale direttore finanziario Bernardo Mingrone. Gabriele Piccini, attuale responsabile del mercato italiano, resterà in Unicredit ma con un altro ruolo.
Unicredit: Mustier commenta le nuove nomine
In una nota, Mustier ha commentato le nuove nomine spiegando che
“con le persone giuste al posto giusto la squadra di Unicredit sarà in grado di concentrarsi sull’obiettivo di creare valore in maniera significativa, costante e sostenibile nel tempo. Questi avvicendamenti manageriali ci permettono di sviluppare ancora di più il bacino di talenti di cui disponiamo, di far crescere laddove è possibile le risorse interne e di salvaguardare anche per il futuro la forza manageriale del gruppo”.
Unicredit: riflettori su stress test e semestrale
L’attenzione adesso è rivolta al 29 luglio, giorno in cui l’EBA comunicherà l’esito degli stress test BCE (che Unicredit dovrebbe aver superato, stando agli esami preliminari della Vigilanza) e al 3 agosto, quando la banca diffonderà i dati semestrali.
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