Tobin Tax Italia: i trader non ci stanno. Oggi si tenta la modifica

Proseguono, i lavori sulla Tobin Tax, l’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie che fa molto discutere e che oggi, in Italia, potrebbe cambiare forma.

Oggi dovrebbe essere presentato l’emendamento per la modifica della Tobin Tax, bocciata dalla Banca d’Italia per escludere dall’imponibile le obbligazioni societarie (correndo così il rischio di incentivare le aziende private all’indebitamento) e dalla CONSOB a causa dell’eccessiva penalizzazione della tassa nei confronti degli strumenti derivati.

Tobin Tax: i trader non ci stanno e propongono la modifica

Pochi giorni fa, l’IFMA (l’associazione di trader e consulenti finanziari) ha stilato una bozza di modifica al disegno di legge previsto dal pacchetto di stabilità. Tutto nasce dal profondo dissenso che i trader hanno dimostrato nei confronti di questa imposta che colpirebbe i cittadini privati senza però bloccare la speculazione dannosa

(Approfondimento: Tobin tax, pro e contro).

Rispetto alle ipotesi dell’esecutivo, la proposta dell’IFMA prevede:
- Tassazione separata tra mercati regolamentati e non.
- L’applicazione della tassa a tutti i soggetti che compiono le operazioni (non solo i residenti).

Con una tassazione fissa di un euro per eseguito/contratto su azioni e derivati (anziché un’aliquota dello 0.05%) e l’applicazione dello 0.05% sui mercati non regolamentati OTC ("over the counter"). In questo modo, spiegano i promotori dell’iniziativa, la la tobin tax colpirà maggiormente i grossi investitori (soprattutto esteri), talvolta responsabili della speculazione.

Manovra fiscale: tanti nodi da sciogliere

E’ chiaro, dunque, che della Tobin tax si discuterà ancora a lungo come degli altri emendamenti della manovra fiscale che sono in discussione proprio oggi. Tra le diverse questioni, le più spinose riguardano le richieste da parte di Pdl, Pd e Udc di eliminare l’aumento sulle tasse per le pensioni di guerra, la stretta sul settore agricolo, l’aumento dell’IVA per le coop. agricole e il ripristino della salvaguardia sul Tfr. Secondo Reuters, se il governo accettasse queste richieste servirebbero ulteriori 530 milioni di Euro nel 2013, 320 nel 2014 e 313 nel 2015.