Terza Guerra Mondiale: clima sempre più rovente dopo l’arresto in Corea del Nord di un cittadino Usa. Trump ha perso la pazienza ma la Cina starebbe cercando di mediare.
Terza Guerra Mondiale: dopo l’arresto di un cittadino americano in Corea Del Nord, Donald Trump sembrerebbe essere sempre più deciso ad attaccare Pyongyang, ma il Giappone e soprattutto la Cina starebbero cercando di dissuadere il presidente degli Stati Uniti.
Clima sempre più pesante in Corea Del Nord con lo spauracchio di una Terza Guerra Mondiale che starebbe spaventando il mondo intero. Una crisi questa aggravata anche dalla notizia dell’arresto da parte del regime di Kim Jong-un di Tony Kim, un protestante evangelico con passaporto Usa.
Dopo le continue provocazioni da parte di Pyongyang, sia in termini verbali che in quelli ben più minacciosi dei test missilistici, Donald Trump rimane fermo nella sua convinzione che la Corea Del Nord rappresenti una seria minaccia che va fermata.
Preoccupato per il possibile scoppio di un conflitto nucleare, il presidente cinese Xi Jinping ha telefonato a Trump per cercare di mediare, mentre anche il suo collega giapponese Shinzo Abe si appresta a sentire il tycoon per scongiurare un attacco americano.
Terza Guerra Mondiale: tra Usa e Corea Del Nord è sempre più crisi
Si fanno sempre più tesi e problematici i rapporti tra Stati Uniti e Corea Del Nord. Come se non bastassero le continue schermaglie verbali tra i due paesi, è arrivata ora la notizia dell’arresto da parte di Pyongyang di un cittadino americano.
Il governo svedese, che funge da sorta di ponte tra Usa e Corea Del Nord vista l’assenza di rapporti diplomatici tra i due stati, ha reso nota la notizia che nella giornata di venerdì è stato arrestato da Pyongyang Tony Kim, un professore con passaporto americano accusato di propaganda religiosa in quanto protestante evangelico.
Con l’arresto di Tony Kim, sale a tre il numero dei cittadini statunitensi che al momento sono detenuti in Corea Del Nord, una vicenda che non fa che aumentare la crisi tra le due nazioni da tempo sul piede di guerra.
In passato Pyongyang ha spesso utilizzato l’arresto di cittadini americani per cercare di strappare favorevoli accordi economici, ma questa volta il fermo del professore sembrerebbe essere solo un’ennesima provocazione.
Donald Trump non ha reagito bene alla notizia dell’arresto di Tony Kim. Il presidente degli Stati Uniti sta meditando da tempo se dare il via ad un’operazione militare, frenato solo dalla paura di un conflitto nucleare e dal possibile effetto domino che potrebbe sfociare in una Terza Guerra Mondiale.
In mezzo c’è la Cina, unico paese ad avere rapporti anche commerciali con la Corea Del Nord e che da tempo sta cercando di normalizzare i rapporti tra i due paesi. Nel frattempo però, le manovre militari in Asia Orientale si fanno sempre più complesse.
Arriva la portaerei, attacco imminente?
Anche se in ritardo rispetto a quanto annunciato da Donald Trump, la portaerei Carl Vinson sarebbe ormai in procinto di raggiungere la Corea Del Sud, virando così rispetto la sua destinazione iniziale che era quella dell’Australia.
Un arrivo quella della possente portaerei che rafforza ulteriormente la presenza militare statunitense nel Mar Giallo, con Pyongyang che si dichiara pronta ad ogni eventualità e di essere pronta a “cancellare l’America dalla faccia della terra”.
Il quotidiano nordcoreano Rodong Sinmun rincara poi la dose, ipotizzando che gli statunitensi siano pronti a sferrare un attacco con l’utilizzo di armi chimiche, per infliggere sulla popolazione coreana un orribile disastro senza precedenti.
Nonostante le dichiarazioni americane di essere pronti a intervenire contro Pyongyang anche senza l’appoggio di Cina e Giappone, la telefonata tra Trump e Xi Jinping è servita per evitare possibili escalation militare.
Oltre ad essere nel nostro paese la Festa della Liberazione, il 25 aprile in Corea Del Nord rappresenta l’anniversario della fondazione dell’esercito popolare coreano, che è stato creato ottantacinque anni fa.
Il timore è che per celebrare la ricorrenza Kim Jong-un possa autorizzare un nuovo test missilistico verso il Giappone, magari sfoggiando una di quelle armi in dotazione che secondo Pyongyang sarebbero in grado di distruggere la portaerei Carl Vinson.
Continue provocazioni queste che mai come in questo momento sembrerebbero poter sfociare in un conflitto tra Stati Uniti e Corea Del Nord. Una guerra questa che potrebbe avere risvolti imprevedibili e catastrofici.
Da una parte c’è una figura come quella di Kim Jong-un che per Trump va assolutamente fermata, mentre dall’altra c’è il fondato rischio che la Corea Del Nord possa utilizzare armi nucleari.
Una eventualità questa che Cina e Giappone vogliono evitare ad ogni costo, per non far ripiombare il mondo intero in scenari che si sperava ormai fossero soltanto un vecchio ricordo da non dovere rivivere mai più.
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