Terre rare: la risposta Usa e le rappresaglie di Pechino

Alessandro Venuti

05/06/2019

05/06/2019 - 16:24

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La Cina studia un piano per limitare l’export di terre rare in Usa. Trump non intende essere «ostaggio» su queste risorse naturali «fondamentali per la sicurezza nazionale e la crescita economica»

Terre rare: la risposta Usa e le rappresaglie di Pechino

Gli Stati Uniti e la Cina si stanno dirigendo verso una situazione di stallo rispetto alle terre rare, elementi chimici contenuti in tutti i dispositivi tecnologici di uso quotidiano, dalle lavatrici alle attrezzature militari.

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ieri ha promesso «azioni senza precedenti» per assicurare che gli Usa non siano esclusi dalle forniture di terre rare, un gruppo di 17 preziosi elementi la cui produzione è dominata dalla Cina.

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Terre rare: gli Usa cercano una via alternativa

La relazione del Dipartimento Usa che illustra le misure alternative per garantire l’approvvigionamento alle società tech del Paese di terre rare è arrivata poche ore dopo che il principale organismo di pianificazione economica di Pechino ha affermato che sta studiando delle proposte per stabilire controlli sulle esportazioni dei materiali.

Nel corso di queste settimane i media statali cinesi hanno evidenziato il valore delle terre rare come potenziale arma commerciale, dato che il Paese controlla circa l’80% dell’offerta globale e una percentuale ancora maggiore di prodotti trasformati.

Qualsiasi tentativo di frenare le esportazioni aggiungerebbe una frattura tra le due superpotenze economiche che comprende già gli attuali dazi, la lista nera del principale gruppo di telecomunicazioni della Cina e gli avvertimenti di Pechino ai suoi cittadini che viaggiano negli Stati Uniti.

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«Questi minerali sono spesso trascurati, ma la vita moderna senza di loro sarebbe impossibile», ha detto il segretario al Commercio Wilbur Ross in una dichiarazione a margine della pubblicazione del rapporto che è stato richiesto dal Presidente Donald Trump nel dicembre 2017.

La fornitura assicurata delle terre rare e la resilienza delle loro catene di approvvigionamento sono essenziali per la prosperità economica e la difesa nazionale degli Stati Uniti, si legge sul rapporto.

«Se la Cina o la Russia dovessero interrompere le esportazioni verso gli Stati Uniti e i loro alleati per un periodo prolungato - simile all’embargo delle terre rare esportate verso il Giappone nel 2010 - una lunga interruzione delle forniture potrebbe causare forti shock in tutte le catene di approvvigionamento di minerali critici statunitensi e stranieri», ha spiegato Ross.

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Cina vuole limitare esportazioni negli Usa

La Commissione nazionale cinese per lo sviluppo e la riforma sta studiando da vicino le proposte degli esperti del settore per stabilire i controlli sulle esportazioni di terre rare. Alle autorità è stato anche chiesto di reprimere l’estrazione, la produzione e il contrabbando illegali di terre rare.

Pechino ha preparato un piano per limitare le esportazioni negli Stati Uniti, se necessario. La relazione sul commercio degli Stati Uniti raccomanda una serie di misure, tra cui il miglioramento della comprensione da parte del governo delle fonti nazionali di terre rare e l’approvazione rapida dei permessi di estrazione.

Limitazione terre rare? per gli Usa un duro colpo all’economia

Le restrizioni all’esportazione potrebbero coprire le cosiddette terre rare pesanti, un sottogruppo con una vasta gamma di usi che includono magneti nei motori miniaturizzati in quasi tutte le automobili e beni di consumo.

Le interruzioni alle forniture di magneti permanenti sulle terre rare sarebbero un duro colpo per l’economia Usa a causa della loro ampia domanda, ha affermato il veterano del settore Jack Lifton.

L’amministrazione Trump si è impegnata a garantire che gli Usa non siano mai «tenuti in ostaggio» dalle potenze straniere per le risorse naturali fondamentali per la sicurezza nazionale e la crescita economica, ha spiegato David Bernhardt.

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