Tempesta magnetica in arrivo: bufala o verità? Facciamo chiarezza

Camilla Carè

15 Ottobre 2019 - 17:00

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Una tempesta elettromagnetica sta per abbattersi sull’Europa, con danni a smartphone, computer, reti Wi-Fi e TV: l’allarme lanciato su Space Weather è fondato o si tratta di una bufala? Facciamo chiarezza.

Tempesta magnetica in arrivo: bufala o verità? Facciamo chiarezza

L’annuncio dell’arrivo di un’imminente tempesta magnetica sull’Europa che manderà fuori uso dispositivi e telecomunicazioni ha fatto il giro del web nelle ultime ore, promuovendo la diffusione di notizie contrastanti e allarmistiche. Falso o vero che sia, è tuttavia sintomo della crescente simbiosi delle nostre vite con i mezzi di comunicazione tecnologici, che sarebbero le prime vittime dell’interruzione del campo magnetico della Terra.

Rischiamo davvero di essere travolti da una tempesta elettromagnetica? Quali sarebbero gli effetti su cose e persone? Ma soprattutto, quanto c’è di vero? Analizziamo la notizia , e scopriamo se è una bufala o verità.

Tempesta elettromagnetica: che cos’è?

Innanzitutto vediamo cos’è una tempesta elettromagnetica, e quando si verifica. Il Sole, come sappiamo, è in continua attività e produce emissioni di materia che si liberano dalla sua superficie, detta corona. Questi fenomeni sono chiamati tempeste solari, che generano a loro volta un vento solare che libera particelle ad alta energia contro il campo magnetico terrestre. Il tempo di viaggio delle particelle liberate dalla massa coronale è, dal Sole alla Terra, di circa 24-36 ore dall’espulsione.

Il lato più visibile di questo fenomeno sono le aurore polari, che nascono dall’interazione delle particelle derivate dal vento solare con la ionosfera terrestre. L’altra faccia della medaglia sono invece eventi di sospensione del campo elettromagnetico della Terra, come il cosiddetto Evento di Carrington.

Tempesta elettromagnetica: i possibili danni

Tra gli effetti delle tempeste solari sulla Terra, si annovera l’interruzione del campo magnetico del nostro pianeta, con effetti diretti su tutte le tecnologie elettriche, come accadde nel 1859 con l’Evento di Carrington. In questa occasione infatti, una violenta tempesta solare provocò non solo aurore polari visibili in città vicine all’equatore (come a Roma), ma anche la completa interruzione delle linee telegrafiche per 14 ore. Un possibile evento simile oggi, significherebbe la completa sospensione di cellulari, computer, gps, televisori e tanto altro.

Secondo le teorie più diffuse, simili eventi sarebbero molto rari, con un’incidenza di una volta ogni 100 anni. Tuttavia è stata da poco pubblicata sulla rivista Space Weather una ricerca recente che sembrerebbe dimostrare non solo che questi eventi estremi sono più frequenti di quanto immaginiamo, ma che sono addirittura in aumento.

Da qui la nascita dell’allarme diffuso in queste ore su internet.

Tempesta magnetica in Europa: l’appello degli esperti

L’astrofisico autore dello studio pubblicato sulla rivista Space Weather, Hisashi Hayakawa, ricercatore dell’Università di Osaka, ha infatti analizzato come suoi colleghi in passato avessero preso in considerazione nell’elaborazione dei dati riguardanti le incidenze delle tempeste elettromagnetiche solo le situazioni relative all’emisfero occidentale, trascurando quelle dell’emisfero orientale.

Oltre a questa ricerca, ad alimentare l’allarmismo dei confronti di una possibile tempesta magnetica in arrivo ha contribuito anche un apporto pubblicato sul Journal of Space Weather and Space Climate, ad opera di un comitato di esperti di meteo dello spazio. Questi richiedono:

  • una regia unica su base continuativa delle ricerche nell’ambito,
  • fondi per approfondire la ricerca,
  • migliorare i modelli che consentono di descrivere e prevedere le tempeste geomagnetiche;
  • definire una rete per future osservazioni meteorologiche spaziali,
  • supporto per missioni spaziali di prossima generazione;
  • migliorare la valutazione dei rischi a livello nazionale ed europeo.

In sintesi: sì, la notizia di un’imminente tempesta magnetica in Europa è una bufala, ma chissà che non diventi un allarme nel futuro se i ricercatori non saranno messi nelle condizioni di fare prevenzione.

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