Una incredibile scoperta scientifica conferma che tra qualche anno sarà possibile arrivare da Los Angeles a Sidney in un’ora grazie agli aerei ipersonici
Una delle preoccupazioni più grandi per chi prende un aereo è la durata del volo. Le molte ore seduti su sedili piccoli e scomodi, le limitate possibilità di movimento, la noia e, in alcuni casi, i vicini di posto fastidiosi, rendono un viaggio di questo tipo decisamente poco confortevole.
A maggior ragione con le velocità permesse dai velivoli attuali con cui per percorrere la distanza tra Los Angeles e Sidney sono necessarie 15 ore.
L’ottima notizia, per chi vive l’esperienza in aereo con fastidio, è che tra pochi anni potrebbero servire 60 minuti per arrivare dalla California all’Australia.
Il merito è tutto di un team dello Stevens Institute of Technology che ha fatto una scoperta sulla velocità destinata a rivoluzionare il mondo della progettazione dei velivoli.
La velocità Mach 10 potrebbe diventare realtà
I voli ipersonici e capaci di raggiungere la velocità di Mach 10, circa 11.265 km orari, sono sempre stati visti come un progetto fantascientifico e irrealizzabile.
Ma grazie alle recenti scoperte di un gruppo di studiosi del Stevens Institute of Technology con a capo il professor Nicholaus Parziale, potrebbero diventare davvero realtà.
Sono decenni che gli ingegneri fanno ricerche sul comportamento dell’aria quando un aereo supera di 5 volte la velocità del suono e sono sempre stati frenati dal fenomeno della compressibilità, ovvero dal fatto che oltre quel limite l’aria si schiaccia e agisce in modo diverso sui velivoli.
Nel 1962, però, Mark Morkovin ipotizzò che il comportamento di una turbolenza a Mach 5-6 non fosse molto diverso da quello che si verifica a velocità minori. Un’ipotesi che, se confermata, avrebbe permesso ai progettisti di creare aerei ipersonici basandosi sui concetti e modelli utilizzati da decenni.
Ebbene la conferma è arrivata pochi giorni fa. Il gruppo di Nicholaus Parziale ha sviluppato un metodo innovativo chiamato Krypton Tagging Velocimetry (KTV) per studiare le turbolenze a velocità altissime e ha scoperto che a 20 km di altezza e Mach 6,4 e Mach 6,0 il comportamento dell’aria è lo stesso delle velocità più basse.
Le conseguenze della scoperta
Mancano ancora molti anni di studi e di conferme per arrivare alla realizzazione di aerei ipersonici veri e propri, ma siamo davanti a una scoperta davvero incredibile, destinata ad avere ripercussioni in moltissimi settori.
I risultati ottenuti da Parziale e dal suo gruppo di ricerca dimostrano che gli aerei del futuro non avranno bisogno di metodi di progettazione totalmente nuovi per arrivare a velocità estreme, bensì di una semplice (e decisamente meno costosa e complessa), revisione dei metodi attualmente utilizzati.
Sarà un processo lungo e impegnativo, ma abbiamo scoperto che il volo a Mach 10 non è un’ipotesi da film di fantascienza, bensì un obiettivo concreto da poter realizzare.
La scoperta, infine, potrebbe anche rivoluzionare il settore dell’esplorazione spaziale. Un aereo ipersonico potrebbe raggiungere tranquillamente lo spazio senza aver bisogno di costosissimi e, spesso fragili, razzi e rampe di lancio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA