Dalle tasse ai bonus, le novità fiscali della legge di conversione del DL Ristori

Anna Maria D’Andrea

16/12/2020

02/12/2022 - 15:00

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La legge di conversione del decreto Ristori approvata in Senato il 15 dicembre 2020 contiene numerose novità fiscali. A partire dalle tasse sospese, che potranno essere rateizzate, fino ai nuovi bonus per famiglie e partite IVA, facciamo il punto delle misure previste.

Dalle tasse ai bonus, le novità fiscali della legge di conversione del DL Ristori

Dalle tasse sospese fino ai nuovi bonus: sono tante le novità fiscali contenute nella legge di conversione del decreto Ristori, approvata in Senato il 15 dicembre 2020.

Saranno accorpati in un’unica legge di conversione i decreti Ristori emanati in considerazione delle ripercussioni economiche della seconda ondata di Covid-19. Accanto alle novità già introdotte, dalla proroga delle scadenze fiscali fino ai nuovi contributi a fondo perduto, gli emendamenti approvati in Senato introducono ulteriori misure per famiglie e partite IVA.

Si parte dal bonus riconosciuto ai proprietari di immobili in affitto che, in caso di riduzione del canone di locazione, avranno diritto nel 2021 al rimborso del 50% ed entro il limite di 1.200 euro.

In favore dei titolari di partita IVA che esercitano le attività individuate dai codici ATECO dei decreti Ristori, si prevede l’istituzione di un fondo per la riduzione delle bollette. Per quel che riguarda le tasse sospese, viene prevista la possibilità di pagare a rate dal 30 aprile 2021 le imposte sui redditi e l’Irap.

Facciamo quindi il punto delle principali novità fiscali approvate in Senato.

Tasse, proroga esenzione Tosap e Cosap e versamento imposte a rate: le novità fiscali della legge di conversione del DL Ristori

Slitta alla fine di marzo 2021 l’esenzione dal pagamento delle tasse di occupazione del suolo pubblico, Tosap e Cosap.

La novità contenuta nella legge di conversione del decreto Ristori si applica agli esercizi di ristorazione e somministrazione di pasti e bevande e, parimenti, anche agli ambulanti.

Al rinvio si affianca la semplificazione delle domande di concessione di nuove autorizzazioni, che potranno essere presentate in modalità telematica allegando la planimetria del locale e senza versare l’imposta di bollo.

Per favorire il distanziamento, viene inoltre consentita l’installazione di strutture amovibili in spazi aperti anche senza autorizzazioni.

Sul versamento delle tasse sospese e nello specifico le imposte sui redditi e l’Irap 2020, il Senato ha approvato l’emendamento che proponeva in favore delle partite IVA la possibilità rateizzare la somma dovuta, con primo versamento da effettuare entro il 30 aprile 2021.

Sconto sulle bollette per le imprese dei codici ATECO allegati al decreto Ristori

Per le partite IVA che svolgono attività riferite ai codici ATECO allegati al decreto Ristori, è prevista l’istituzione di un Fondo da 180 milioni di euro finalizzato alla riduzione delle bollette relativamente alle utenze in bassa tensione e, nello specifico, delle voci indicate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”.

L’applicazione dello sconto sui costi fissi delle bollette sarà automatico, e verrà effettuato dall’ARERA.

Bonus affitti, lo Stato restituisce il 50% dello sconto applicato all’inquilino

La legge di conversione del decreto Ristori quater introduce inoltre un nuovo bonus sugli affitti, spettante ai proprietari di immobili locati ad uso abitativo nel caso di riduzione del canone.

L’agevolazione sarà riconosciuta a titolo di contributo a fondo perduto dall’Agenzia delle Entrate, nei Comuni ad alta tensione abitativa. Si avrà diritto nel 2021 al 50% della riduzione applicata, entro il limite di 1.200 euro.

Bonus Covid-19 detassati

Non sono dovute imposte sui contributi e sui bonus riconosciuti per l’emergenza Covid-19. Una norma generalizzata apre alla detassazione di tutte le indennità erogate nel periodo d’emergenza ai titolari di partita IVA.

Dai contributi a fondo perduto ai bonus INPS, le somme erogate non concorreranno alla formazione del reddito imponibile del beneficiario.

Rate dei mutui sospese fino al 31 dicembre 2020

Fino al 31 dicembre 2021 sono sospese le rate dei mutui per la prima casa. La proroga mira a tutelare i lavoratori danneggiati dall’emergenza Covid-19 ed i titolari di partita IVA.

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