Proprio qualche giorno fa vi abbiamo parlato della bolletta elettrica e di tutti i costi nascosti che paghiamo relativi agli oneri generali del sistema elettrico.
Nelle ultime ore il Premier Letta e il ministro Zanonato hanno annunciato un taglio sulla bolletta elettrica pari a circa 500 milioni di euro, grazie al famoso “decreto del fare”. Ecco quali potrebbero essere le 3 mosse del Governo.
Tagliare le bolletta elettrica? Ecco come
Ecco come potrebbe agire il Governo Letta per assicurare la riduzione della bolletta elettrica:
- riduzione della componente A2 (smantellamento centrali nucleari) della tariffa elettrica di 135 milioni di euro. Come sarà coperta questa cifra? Con l’aumento del 13% della Robin Tax, l’addizionale IRES che Giulio Tremonti ha introdotto sulle società produttrici di energia elettrica;
- cancellazione della maggiorazione degli incentivi per l’elettricità che viene prodotta con biocombustibili, introdotti dalla Legge di Stabilità, ma rimasti lettera morta in assenza di un decreto attutivo. Verrebbe da dire per fortuna visto che la loro introduzione costerebbe ben 300 milioni di euro;
- un risparmio di oltre 200 milioni l’anno sarebbe garantito dalla revisione dei Cip6, gli incentivi riconosciuti alle centrali che producono mediante fonti rinnovabili e/o assimilate. Il costo evitato di combustibile in base a cui viene corrisposto l’incentivo si calcolerebbe solo in base al gas e non più anche sul petrolio.
Gli altri interventi
Il ministro Zanonato ha aggiunto che verranno messi a disposizione 5 miliardi di credito agevolato alla Cdp (Cassa depositi e prestiti), ad un tasso dimezzato rispetto a quello di mercato, per tutte le imprese che contribuiranno ad innovare il processo produttivo grazie all’acquisto di nuovi macchinari (sino ad un massimo di 2 milioni di euro).
“Potenzieremo il fondo centrale di garanzia consentendo così a una platea molto più ampia di piccole e medie imprese di beneficiare di questo importante strumento Il fondo ha risorse sufficienti per tutto l’anno, ma è già previsto un cospicuo rifinanziamento che consentirà di attivare credito aggiuntivo per circa 50 miliardi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA