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In arrivo il decreto del fare, ma si prende tempo su IVA e IMU
mercoledì 12 giugno 2013, di
In arrivo il “decreto del fare”, così ribattezzato dal ministro dei rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini. L’approvazione è prevista entro il vertice europeo del 27-28 giugno, probabilmente arriverà entro sabato mattina, ma cosa prevede?
Il decreto del fare dovrà riuscire a dare credibilità al nostro Paese all’interno dell’UE, “per poterci presentare in Europa con le carte in regola e per chiedere meno gabbie”, come ha dichiarato Schifani, soffermandosi soprattutto su fisco, lavoro e crescita:
- liberalizzazioni;
- semplificazioni;
- piano per l’occupazione (defiscalizzazione e semplificazione della Riforma Fornero su apprendistato e contratti a termine);
- accelerazione dei pagamenti dei debiti della P.A..
Il “decreto del fare” è un segnale evidente che, oltre le parole e gli auspici, servono i fatti per far ripartire l’Italia, servono decisioni concrete e soprattutto occorre il coraggio di prenderle. Finalmente. Zanonato ha parlato in questi termini del “decreto del fare”:
“Entro giugno vareremo un decreto legge con un piano di interventi urgenti per la ripresa dell’economia, per riattivare il circuito del credito, gli investimenti delle imprese, per tagliare i prezzi dell’energia e semplificare il quadro regolatorio".
L’obiettivo di Letta
Letta vorrebbe varare il “decreto del fare” entro il vertice europeo al fine di aver maggior margine di manovra per chiedere all’UE risorse per l’occupazione giovanile, nonché più flessibilità sull’utilizzo dei fondi strutturali.
In questo scenario IMU e IVA, su cui si prende tempo, giocano un ruolo fondamentale per gli equilibri del Governo, che si mostra cauto, valutando le effettive coperture finanziarie. Del resto le scadenze che si è dato sono precise:
- 31 agosto per l’IMU;
- 30 giugno per l’IVA.
Brunetta invece sembra mostrare più insofferenza sulla questione:
“L’aumento dell’Iva va evitato, e non basta il rinvio a dicembre che sarebbe un segnale negativo, va proprio cancellato. E le risorse vanno trovate”.
E aggiunge che anche l’IMU sulla prima casa va assolutamente eliminata:
“Il tira e molla, il dire e smentire, di questi mesi produce danni irreparabili. Ci dicano se vogliono giocare sull’incertezza. Noi non ci stiamo”.