TFR dipendenti pubblici: per l’opzione c’è tempo fino al 31 dicembre 2020

Chiara Troncarelli

28 Maggio 2016 - 12:27

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TFR dipendenti pubblici: è stato prorogato il termine per i pubblici dipendenti per esercitare l’opzione al TFR. Ecco cosa prevede il nuovo contratto firmato all’Aran.

TFR dipendenti pubblici: per l’opzione c’è tempo fino al 31 dicembre 2020

Per i dipendenti pubblici in regime di trattamento di fine servizio (TFS) c’è tempo fino al 31 dicembre 2020 per esercitare l’opzione al TFR.

E’ quanto stabilito nel Contratto collettivo nazionale quadro firmato definitivamente il 25 maggio dall’ARAN e dalle Confederazioni Sindacali.

La proroga prevista contrattualmente è volta a permettere ai dipendenti pubblici in regime di TFS di continuare ad esercitare l’opzione al TFR ed iscriversi ai fondi di previdenza complementare negoziali.

Dipendenti pubblici: quali sono le differenze tra TFS e TFR?

Come il TFR (trattamento di fine rapporto), anche il TFS è una indennità economica che viene riconosciuta ai soli dipendenti pubblici quando termina il rapporto di lavoro a titolo di trattamento di fine servizio.

I dipendenti pubblici a seconda dell’anno di assunzione e della tipologia di contratto, sono assoggettati:

  • al regime di TFS: per le assunzioni a tempo indeterminato prima del 1 gennaio 2001;
  • al regime di TFR: per le assunzioni a tempo determinato successive al 30 maggio 2000, oppure con contratto a tempo indeterminato successive al 1 gennaio 2001.

Per questo motivo i dipendenti in regime di TFS possono decidere se rimanere con tale trattamento oppure aderire ad un fondo pensionistico complementare che prevede l’assoggettamento al TFR.

Dipendenti pubblici: cosa prevede il nuovo contratto firmato all’Aran?

Con la firma dell’ipotesi di accordo del gennaio 2016, si è ufficializzata la proroga del termine per l’opzione al regime di TFR, che è stato differita al 31 dicembre 2020.

Il termine infatti era già scaduto il 31 dicembre 2015 e aveva consentito ai dipendenti pubblici di esercitare l’opzione al TFR, iscrivendosi al fondo di previdenza complementare di settore Perseo Sirio. Ciò si traduceva nel riconoscimento dell’incentivo a carico dello Stato pari all’1,50% della retribuzione utile al TFS (1,20% su base TFR), versato mensilmente e per sempre.

Le parti si sono altresì impegnate entro un anno dalla data di sottoscrizione del presente contratto a verificare le disposizioni contrattuali in materia di previdenza complementare oltre all’attualità dei contenuti dello stesso accordo.

Inoltre si impegneranno ad adottare ogni utile iniziativa volta ad accrescere nei dipendenti pubblici la cultura previdenziale e la conoscenza delle forme di previdenza complementare regolate contrattualmente.

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