Strisce pedonali, la rivoluzione arriva dall’Islanda: effetto ottico per far rallentare gli automobilisti così da salvaguardare i pedoni.
Le strisce pedonali tridimensionali sono la soluzione al problema degli investimenti dei pedoni? Spesso aprendo il giornale si leggono notizie di pedoni travolti da auto a forte velocità; incidenti che molte volte non lasciano scampo alle vittime.
L’ultima tragedia a Treviso dove una donna di 46 anni versa in gravi condizioni dopo essere stata investita da un’auto mentre cercava di salvare i suoi due figli.
Nonostante le norme del Codice della Strada sui limiti di velocità molti automobilisti continuano a sfrecciare per i centri urbani senza rallentare e questo molte volte si traduce in incidenti.
Per questo motivo i vari Comuni, ma anche le amministrazioni, sono alla continua ricerca di soluzioni per far rallentare gli automobilisti in prossimità degli attraversamenti pedonali.
Una delle soluzioni più adottate è quella del dosso, tuttavia ci sono anche delle soluzioni più innovative come le strisce pedonali tridimensionali. Un’idea nata in Islanda - nella piccola città di Ísafjördur - dove una ditta specializzata ha realizzato delle strisce con un sensazionale effetto ottico.
Strisce pedonali tridimensionali per ridurre gli incidenti?
La ditta Vegamàlun specializzata in segnaletica stradale, consapevole del fatto che solitamente un automobilista rallenta solo in presenza di un ostacolo che potrebbe danneggiare la sua auto, ha realizzato delle particolari strisce pedonali.
Sfruttando una delle tante tecniche sugli effetti ottici è riuscita a creare delle strisce pedonali che danno l’illusione di essere dei paletti posti al centro della strada.
Questa illusione si ha a diversi metri di distanza dalle strisce pedonali tridimensionali e per questo l’automobilista ha tutto il tempo per rallentare. Più ci si avvicina all’attraversamento pedonale, invece, e più l’effetto ottico si riduce fino a quando non ci si rende conto dell’illusione.
L’illusione ottica, come possiamo vedere dal video, è data dall’ombra artificiale delle strisce pedonali, la quale dà l’impressione che ci sia un corpo solido al centro della strada. Questa tecnica - chiamata “trompe-l’oeil” è molto semplice da realizzare e per questo potrebbe essere utilizzata in tutti i centri urbani.
In Islanda le autorità locali hanno già dato l’autorizzazione permettendo l’installazione delle strisce pedonali in 3D in più punti; negli altri Paesi non ci sono ancora novità, ma siamo certi che presto le amministrazioni si renderanno conto dei vantaggi di questo sistema rivoluzionario.
Codice della Strada 2017: il comportamento degli automobilisti nei confronti dei pedoni
Approfittiamo dell’occasione per ricordare quanto stabilito dal Codice della Strada in merito al comportamento che i conducenti devono avere nei confronti dei pedoni. È l’articolo 191 a fare chiarezza sulle norme; nel primo comma, ad esempio, viene stabilito che qualora il traffico non sia regolato da agenti o semafori i conducenti sono obbligati a fermarsi per far transitare un pedone sulle strisce pedonali.
I pedoni che si accingono ad attraversare - “utilizzando i medesimi attraversamenti pedonali” - hanno sempre la precedenza e gli automobilisti “all’occorrenza” sono obbligati a fermarsi. Lo stesso vale per gli automobilisti “che svoltano per inoltrarsi in un’altra strada al cui ingresso si trova un attraversamento pedonale, quando ai pedoni non sia vietato il passaggio”.
Cosa fare invece se una strada è priva di strisce pedonali? In tal caso (secondo comma dell’articolo 191) l’automobilista deve permettere al pedone che “ha già iniziato l’attraversamento impegnando la carreggiata” di raggiungere il lato opposto in condizioni di sicurezza.
I conducenti hanno l’obbligo di dare la precedenza - anche in mancanza della relativa segnaletica stradale - alle persone con invalidità che devono attraversare la strada.
Per tutti coloro che non rispettano le suddette norme il Codice della Strada prevede una sanzione amministrativa che va dai 162 ai 646 euro (più la decurtazione di 8 punti dalla patente); inoltre in caso di incidente con vittime il conducente potrà essere accusato del reato di omicidio stradale, con tutte le sanzioni del caso.
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