L’UE ha deciso. Nuovo obbligo di luci diurne per le auto

Ilena D’Errico

19 Novembre 2025 - 20:23

Le nuove regole dell’Unione europea sulle luci auto obbligatorie. Ecco cosa c’è da sapere.

L’UE ha deciso. Nuovo obbligo di luci diurne per le auto

Incrementare la sicurezza stradale è uno degli obiettivi di punta dell’Unione europea, che nell’ambito del progetto Vision Zero mira a eliminare le morti e le lesioni gravi da incidenti stradali entro il 2050. Per arrivare all’azzeramento virtuale delle vittime è necessario intervenire su più fronti, dalle strade alle sanzioni, passando per le caratteristiche dei veicoli, le auto in particolare. Ecco perché Bruxelles sta imponendo gradualmente nuovi requisiti tecnici e funzionali per rendere le auto quanto più sicure possibile, ma anche per limitare i rischi legati a errori, distrazioni o comportamenti imprudenti da parte dei guidatori.

Rientrano in quest’ambito le varie disposizioni sulle luci delle auto, su cui in realtà l’Ue sta lavorando già da moltissimi anni. Il primo grande cambiamento in proposito è infatti arrivato nel 2011, da quando le auto di nuova immatricolazione devono avere per obbligo le luci diurne. Da allora ci sono stati ulteriori cambiamenti, che non sembrano destinati a interrompersi presto. La corretta visibilità del veicolo per gli altri utenti della strada e la vista ottimale da parte del conducente sono infatti elementi basilari ed essenziali per la sicurezza stradale. Le luci, come peraltro tutti gli altri componenti dell’auto, devono inoltre essere adattate e ottimizzate con le nuove funzionalità e i sistemi tecnologici dei veicoli moderni.

Facciamo quindi il punto della situazione, tenendo conto anche delle regole vigenti in Italia.

Nuovo obbligo Ue sulle luci

Come tutti sanno, dal 2011 le auto di nuova immatricolazione devono essere dotate delle luci diurne. Queste ultime non servono a illuminare la strada ma a garantire la visibilità della sagoma del veicolo. Tutte le nuove auto hanno queste luci, diventate un segno distintivo per moltissime case di produzione. I veicoli immatricolati prima del 2011 non ne sono dotati e non sono nemmeno obbligati a installarle tuttora, per quanto sia vivamente consigliato. In ogni caso, le luci diurne sono sufficienti per circolare fuori dai centri abitati, a meno che ricorrano le condizioni previste dall’articolo 153 del Codice della strada.

Soltanto da poco, però, Bruxelles è intervenuta con un altro massiccio cambiamento. Si tratta del Regolamento Ue n. 2019/2144, che impone nuovi obblighi alle auto immatricolate nel territorio comunitario a partire da luglio 2024. In particolare, la normativa europea prevede l’obbligo di installare sui nuovi veicoli delle luci di stop posteriori lampeggianti per segnalare la frenata d’emergenza. Bisogna infatti tenere conto di una novità rispetto alla precedente regolamentazione delle luci, ossia il sistema di frenata automatica d’emergenza (Aeb), obbligatorio per tutte le auto immatricolate nell’Unione europea dal 2022.

Requisiti di sicurezza più severi

Bruxelles vuole così sincerarsi che gli altri automobilisti siano prontamente avvisati dell’entrata in funzione della frenata, che lavorerà accanto a ulteriori sistemi di sicurezza. Sempre da luglio 2024, infatti, le auto nuove devono avere altri strumenti come il sistema di adattamento intelligente della velocità (Isa) e l’interfaccia per l’alcolock. Anche in questo caso, comunque, i veicoli immatricolati prima dell’entrata in vigore delle nuove norme non sono da adeguare obbligatoriamente.

Il medesimo regolamento europeo citato prevede inoltre delle differenze nei requisiti tecnici delle nuove luci installate, per adeguarne al meglio la potenza. Resta comunque indispensabile fare attenzione alle caratteristiche del proprio veicolo e quindi anche alla data di immatricolazione per verificare che sia conforme alla legge e sicuro. Durante la guida, peraltro, bisogna rispettare il Codice della strada riguardo alle luci obbligatorie in dotazione dell’auto e ai momenti nei quali è richiesta la loro accensione. Altrimenti si rischiano multe salate, oltre a compromettere la sicurezza di tutti.

Restare aggiornati è fondamentale, considerando che l’anno prossimo potrebbero arrivare nuove regole e non si può comunque ancora escludere che gli attuali requisiti per le auto nuove siano estesi a quelle già immatricolate.

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