Sterlina ai minimi di 31 anni contro il dollaro, è record per il post-Brexit

Flavia Provenzani

4 Ottobre 2016 - 14:03

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La sterlina scende a nuovi minimi di 31 anni contro il dollaro. Battuto il record negativo segnato il giorno successivo al referendum Brexit.

Sterlina ai minimi di 31 anni contro il dollaro, è record per il post-Brexit

La discesa della sterlina prosegue nella sessione di martedì, dopo aver rotto i minimi toccati alla fine di giugno a seguito del referendum nel Regno Unito per lasciare l’Unione Europea - che aveva spinto il cambio sterlina-dollaro ai minimi di 30 anni.

La sterlina ora tocca nuovi minimi di 31 anni contro il dollaro e un nuovo minimo di 3 anni contro l’euro, battendo il record negativo segnato il giorno dopo il referendum Brexit.

La sterlina è addirittura al di sotto dei minimi toccati nel post referendum a quota $1.2798 il giorno dopo le votazioni, che avevano spinto la valuta contro il dollaro a livelli che non si vedevano dalla metà degli anni ‘80.

Ecco come appare il grafico del cambio sterlina-dollaro dall’inizio di questa settimana.

La valuta inglese aveva toccato un minimo record a quota $1.05 nel febbraio del 1985 secondo i dati raccolti dalla BBC. Al momento il cambio GBP/USD si trova intorno a quota 1.27. È poco probabile si arrivi ad un crollo come quello dell’‘85, ma semmai dovesse succedere gli scenari si svolgerebbero tutti in territori inesplorati.

La sterlina ha iniziato la sua nuova discesa lunedì, quando Theresa May ha annunciato la data in cui il Regno Unito farà ricorso all’Articolo 50, dando così ufficialmente inizio alle operazioni che porteranno il Regno Unito ad uscire dall’Unione Europea.

In molti ritengono che gli effetti sull’economia inglese saranno pesanti soprattutto a causa dello stop all’accesso al mercato unico.

La sterlina è in discesa anche contro l’euro, portando il cambio GBP/EUR a colpire nuovi minimi di 3 anni.

Sembra sempre più difficile placare la discesa della sterlina con la Brexit che si fa sempre più concreta, insieme alla fermezza con cui la May ha intenzione di portare avanti il controllo delle frontiere, anche se questo significa rinunciare alla posizione della Gran Bretagna all’interno del mercato unico.

Una nota positiva nel ribasso della sterlina è il conseguente rialzo dell’indice FTSE 100 che ha superato quota 7.000 punti, ai massimi in oltre un anno. L’indice è composto in gran parte da aziende internazionali che guadagnano in dollari - la sterlina debole rende i prodotti di queste aziende meno cari.

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