Brexit, May sorprende: avvio procedure entro marzo 2017. E la sterlina crolla

C. G.

03/10/2016

03/10/2016 - 11:02

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La Brexit sarà avviata entro marzo 2017. Le parole del primo ministro britannico sorprendono tutti, soprattutto la sterlina che torna a crollare. Ecco cosa ha detto la May.

Brexit, May sorprende: avvio procedure entro marzo 2017. E la sterlina crolla

Brexit: c’è la data. Arrivano a sorpresa le dichiarazioni sulla Brexit del primo ministro britannico Theresa May la quale ha finalmente dato indicazioni temporali circa la formalizzata uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. La Brexit è in arrivo.

Le dichiarazioni della May sulla Brexit hanno già avuto delle ripercussioni sul mercato dei cambi e la sterlina è nuovamente crollata sulla scia delle parole del primo ministro che ha annunciato un futuro piuttosto complicato per il Regno Unito. Il futuro del paese svincolato dall’Unione Europea inizierà a breve, ma occorrerà essere preparati ad ogni evenienza.

Nel discorso tenuto dalla May questo fine settimana, il primo ministro britannico ha sorpreso tutti: il processo per la formalizzazione della Brexit sarà avviato in pochi mesi. Parole queste, che oltre a sorprendere tutti, hanno causato un crollo della sterlina.

Quando sarà formalizzata la Brexit, ossia l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, sancita dal voto del 23 giugno scorso? Ecco che cosa ha detto il primo ministro britannico Theresa May ed ecco quali sono le aspettative sul futuro del Regno Unito post Brexit.

Brexit: ecco quando il Regno Unito lascerà l’Unione Europea

Il Regno Unito darà avvio alle procedure per formalizzare la Brexit già a marzo del 2017. Ma quali sono queste misure? Nel suo discorso del fine settimana il primo ministro britannico ha scoperto le carte ed ha affermato che il Regno Unito attiverà entro marzo 2017 l’articolo 50 del trattato di Lisbona per l’avvio formale della Brexit, ossia l’addio all’Unione Europea. Nessuna indiscrezione, dunque, solo dichiarazioni ufficiali. L’iter di divorzio fra Regno Unito e Unione Europea prenderà il via entro marzo e la Brexit diverrà una realtà a breve.

Brexit: e dopo aver invocato l’articolo 50?

Dopo aver invocato l’articolo 50 per formalizzare la data della Brexit, ossia l’uscita del Regno Unito dall’UE, occorrerà dell’altro tempo. La May ha innanzitutto riconosciuto la necessità di arrivare preparati alla data d’inizio dei negoziati sulla Brexit. Il trattato di Lisbona prevede che dalla data di avvio dei negoziati possano trascorrere al massimo due anni. Ciò significa che la Brexit diverrà effettiva nel 2019 e da quella data il Regno Unito cesserà ufficialmente di essere parte dell’Unione Europea.

Brexit: c’è la “data”. I prossimi passi del Regno Unito

La “data”, ossia, il momento in cui la Brexit diverrà effettiva, si fa sempre più vicino ma la formalizzazione del processo di divorzio fra Regno Unito e Unione Europea non sarà semplice. Innanzitutto nel prossimo discorso della regina Elisabetta sarà inserita la legislazione volta a trasformare le leggi europee in leggi nazionali del Regno Unito in modo da evitare pericolose lacune e vuoti normativi.

Brexit, data in arrivo: gli obiettivi della May

“Quello che avremo sarà un accordo fra un Regno Unito sovrano e Unione Europea”,

ha affermato il primo ministro britannico. La May, come essa stessa ha ribadito, non accetterà l’idea dell’accesso al mercato unico europeo in cambio di concessioni sul libero movimento delle persone. L’obiettivo della Brexit, secondo la May, sarà quello di ottenere la massima libertà di commercio conservando autonomia legislativa sull’immigrazione, mentre

“le attuali prerogative legali dei lavoratori continueranno ad essere garantite finché resterò primo ministro”,

ha aggiunto.

May su Brexit: ecco la data. La reazione della sterlina

Come ha reagito la sterlina alle parole del primo ministro britannico circa la futura data della Brexit? Come abbiamo già anticipato, le dichiarazioni della May circa la data della Brexit non sono state gradite dal mercato e la sterlina ha subito un nuovo crollo. La sterlina ha infatti inaugurato la settimana con un trend ribassista nei confronti di euro e dollaro, testando o abbattendo i valori più estremi toccati dopo il referendum di fine giugno.

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