L’andamento del differenziale fra la carta italiana e quella tedesca ha sempre reagito con risolutezza al contatto con cifre psicologiche importanti. Ora tocca a quota 300 bp fare da "scudo"
Lo spread tra Btp e Bund è tornato a far parlare di sé in questi ultimi giorni. Le manovre dell’esecutivo gialloverde relative al rapporto deficit/pil hanno spaventato i mercati e di conseguenza innalzato il differenziale fra i rendimenti dei titoli obbligazionari di Italia e Germania con scadenza 10 anni, facendogli raggiungere nella seduta odierna un picco sopra i 300 punti base.
Andamento dello spread Btp-Bund a dieci anni. Fonte: Bloomberg
Le quotazioni stanno infatti testando la resistenza posta nell’intorno di 287,74 punti base. Se tale livello dovesse venire rotto, i corsi non avrebbero più ostacoli fino ad arrivare nei pressi dell’area di 380 punti base, dove incontrerebbero la linea di tendenza che collega i massimi del 9 novembre 2011 a quelli del 24 luglio 2012.
Tale tesi verrebbe confermata anche se si osservano le reazioni dei prezzi nei pressi di cifre tonde: la zona posta a 100 punti base è risultato un valido supporto, così come l’area dei 200 punti base si è rivelata una discreta resistenza. Lo “scudo” che frena l’andamento del differenziale Btp-Bund è l’area dei 300 punti base, che ha già respinto tre diversi attacchi. Un segnale ribassista si avrebbe solo con una discesa del differenziale al di sotto dei 200 punti base.
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