Si può aprire un B&B in condominio?

Isabella Policarpio

13 Settembre 2019 - 12:32

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Bed & Breakfast in condominio, si può aprire? Quali regole bisogna rispettare? Ecco cosa dice la legge a riguardo.

Si può aprire un B&B in condominio?

Si può aprire un Bed & Breakfast in condominio?

Sciogliamo subito il dubbio: aprire un B&B è possibile, a meno che il regolamento di condominio non lo vieti esplicitamente. Vuol dire che non basta vietare la generica attività alberghiera ma serve una specifica clausola che escluda la possibilità anche per i Bed and Breakfast.

Dove il divieto manca, questa attività è lecita, ma sempre nei limiti del rispetto degli altri condomini, i quali possono agire in giudizio e chiederne la chiusura se dal B&B derivano gravi pericoli e turbamenti per l’intero condominio. Infatti le ragioni di guadagno personale non possono mai scavalcare la serenità e la sicurezza degli altri inquilini.

Quanto detto è stato confermato in diverse occasioni dalla Corte di Cassazione, come andremo a specificare meglio di seguito.

Bed & Breakfast in condominio, si può fare? Ecco cosa dice la legge

Aprire un B&B può essere un’interessante possibilità di guadagno, specie se si vive in zone di grande interesse turistico. Ma cosa fare se si vive in un condominio? È possibile aprire un Bed & Breakfast nel rispetto degli altri condomini?

Facciamo chiarezza: a meno che non sia espressamente previsto il divieto nel regolamento condominiale, gli inquilini possono intraprendere questa attività. Per vietarla non basta il generico divieto di attività alberghiera, in quanto, come ribadito più volte dalla Corte di Cassazione, l’attività di B&B non rientra in questa categoria.

Difatti secondo il Codice del Turismo i Bed & Breakfast sono considerati attività extra alberghiere quando sono gestiti da privati e non in maniera imprenditoriale.

Naturalmente aprire un B&B è concesso sempre nei limiti del rispetto degli altri condomini. Per questa ragione, anche quando non è vietato, i condomini possono agire in giudizio per far chiudere l’attività se provano che da esseri derivi un danno, così ha stabilito la sentenza n. 109 del 2016 della Corte di Cassazione.

Che fare se il B&B provoca dei danni agli inquilini?

Come abbiamo visto, quando non compare il divieto espresso nel regolamento, è possibile aprire l’attività di B&B in condominio, tuttavia questo può essere vietato se arreca dei danni agli altri condomini. Ma cosa si intende per danno e come si prova in giudizio?

In questa circostanza, per far chiudere l’attività, ai condomini non basterà provare che il B&B arrechi un semplice disturbo, per schiamazzi notturni ad esempio, ma dovrà dimostrare che ne deriva un serio rischio per la sicurezza di tutto l’edificio oppure che i rumori provocati vadano oltre la soglia della tollerabilità e che non vengano rispettate le fasce di silenzio stabilite nel regolamento condominiale.

Insomma, il danno deve essere di seria entità, altrimenti la richiesta non sarà presa in considerazione. Si ricorda che spetta all’amministratore di condominio agire in nome e per conto dei singoli condomini.

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