Orari di silenzio condominiale: quando non si può fare rumore

Ilena D’Errico

16 Aprile 2024 - 23:59

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Fino a che ora si può fare rumore e da che ora, invece, è consentito? Ecco le regole del condominio e le sanzioni per chi non le rispetta

Orari di silenzio condominiale: quando non si può fare rumore

Delle tante liti condominiali che affollano le aule di tribunale una buona parte riguarda i rumori provenienti dalle abitazioni dei vicini. Musica ad alto volume, cani che abbaiano, lavori di ristrutturazione, strumenti musicali e chi più ne ha più ne metta. Il fastidio al rumore è molto soggettivo, dipende dalle abitudini di ogni famiglia, ma ci sono intensità talmente elevate da costituire un’indubbia fonte di disagio.

Altri rumori, invece, sono più lievi ma dovrebbero comunque essere limitati a orari consoni e assolutamente evitati nelle ore di silenzio condominiale. Scopriamo quando non si può far rumore in condominio e cosa rischia chi non rispetta le regole. Conoscere queste informazioni serve a capire come comportarsi, ma anche a difendere con più consapevolezza la propria quiete domestica.

Orari di silenzio in condominio: regole e limiti

La legge non prevede regole categoriche e generali sui rumori all’interno di un condominio, poiché questo compito è rimesso al regolamento condominiale. Quest’ultimo può infatti individuare in modo specifico le fasce orarie dedicate al silenzio e applicare limiti precisi ad alcune fonti di rumore. Prima di ogni altra riflessione bisogna quindi verificare il regolamento del condominio. A tal proposito, si tenga presente che:

  • per il regolamento non approvato all’unanimità quest’ultima è comunque richiesta per modifiche sull’uso delle parti comuni;
  • tutte le modifiche al regolamento approvato all’unanimità devono essere approvate allo stesso modo.

Generalmente, gli orari di silenzio in condominio sono quelli dedicati al riposo notturno e a quello pomeridiano concomitante e successivo al pranzo, indicativamente:

  • dalle 21:00 alle 08:00;
  • dalle 12:00 alle 15:00.

Altri condomini suddividono il riposo giornaliero in due fasce: dalle 12:00 alle 13:00 e dalle 15:00 e alle 16:00. Questa è un’indicazione generale, che ogni regolamento può prevedere in maniera diversa o perfino non menzionare affatto. Negli orari di silenzio è chiesto di mantenere i rumori al minimo, ma indipendentemente dall’orario bisogna curarsi di non superare il limite di normale tollerabilità.

Non è una soglia fissa, ma un concetto giuridico che individua il livello oltre il quale un’emissione rumorosa o di altro genere viene percepita come eccessiva e fastidiosa. La normale tollerabilità dipende quindi da diversi fattori:

  • gli orari;
  • la fonte del rumore e possibilità di controllo o contenimento;
  • l’intensità del rumore;
  • la durata del rumore;
  • la collocazione geografica del condominio;
  • le condizioni ambientali;
  • le convenzioni sociali.

Il caso va valutato di volta in volta dal giudice, quando un condomino fa causa a un altro per via del rumore, ma facciamo qualche esempio puramente illustrativo. Il rumore di un frullatore, di una lavatrice o di un’aspirapolvere è comunemente tollerato durante il giorno e molto molesto durante la notte. Per suonare uno strumento musicale in campagna sono richieste più accortezze rispetto a suonarlo in pieno centro città, e così via. È vero che non tutti seguono la medesima routine, ma bisogna prendere in considerazione l’abitudine più diffusa, cioè del cosiddetto “uomo comune”.

Fino a che ora si può fare rumore in condominio?

Il riposo prevalente degli esseri umani è affidato al sonno notturno che, come provato dalle evidenze scientifiche, è qualitativamente e quantitativamente (per ore di sonno) disturbato da rumori intensi o con particolari caratteristiche. Al di là della malleabilità del concetto di normale tollerabilità - e sempre tenendo conto di eventuali specifiche del regolamento condominiale - si può fare rumore in condominio finché non arriva il buio.

Di solito, il rumore è concesso fino alle 21:00, ma è comunque fondamentale tenere conto della normale tollerabilità e dei limiti correlati. Non si può quindi, di norma, suonare la batteria a tutto volume dalle 8:00 alle 21:00 senza sosta, perché la tollerabilità sarebbe abbondantemente superata da intensità e durata. Così come sarebbe impensabile limitare rumori al di fuori del controllo anche nelle ore notturne, come bambini che piangono e cani che abbaiano, a patto che siano contenuti per frequenza e durata (essendo questi aspetti controllabili).

Da che ora si può fare rumore in condominio?

Tendenzialmente, in un condominio è permesso fare rumore dalle 08:00 del mattino, poiché a quest’ora iniziano le normali attività lavorative e scolastiche (sempre mediamente parlando). Raramente il regolamento condominiale permette il rumore soltanto a partire da orari successivi, mentre può capitare che l’orario sia accorciato alle 07:00/07:30, perciò è sempre bene consultare il regolamento. A prescindere da quest’ultimo, l’orario di inizio della giornata comune è indicativo per la soglia di normale tollerabilità, tenendo conto delle variazioni negli usi per le giornate di festa ad esempio.

Regolamenti di condominio e giornate di riposo e di festa

Tanto le regole del Codice civile quanto quelle del regolamento condominiale hanno una considerevole attenzione per le consuetudini e le abitudini, in gran parte condizionate dall’attività lavorativa o al massimo da quella scolastica. Pertanto non deve stupire che nelle giornate di riposo e di festa anche la soglia di normale tollerabilità cambia e di norma sono previste apposite deroghe anche nel regolamento condominiale.

Le variazioni sono piuttosto intuitive: si può iniziare a fare rumore più tardi rispetto al solito e, se il giorno dopo è festivo o comunque non lavorativo, anche protrarre le attività più a lungo. Anche durante la giornata stessa sono ammesse eccezioni dovute a festeggiamenti e usanze comuni, che cambiano inevitabilmente anche la soglia di tollerabilità. In occasione di Capodanno, per citare uno degli esempi più comuni, sono ammessi i rumori ben oltre l’orario normale anche se non si deve comunque eccedere rispetto alla media per durata e intensità.

In ogni caso, è importante ricordare che vanno considerate le abitudini e le preferenze medie degli abitanti del condominio, del quartiere e così via, essendo impossibile incontrare tutte le peculiari esigenze di ognuno.

Cosa rischia chi fa rumore in condominio

Chi fa rumore in condominio va incontro a diverse conseguenze a seconda del caso, in particolare rischia:

  • Il pagamento del risarcimento per i danni economici e non causati ai vicini;
  • la sanzione prevista dal regolamento condominiale per un massimo di 200 euro (800 euro in caso di recidiva);
  • la condanna per il reato di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone (comunemente il disturbo alla quiete pubblica), per cui è previsto l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 309 euro (516 euro se i rumori sono provati derivare dall’esercizio di una professione).

Serve ricordare che l’orario dei rumori non è da solo un indicatore sufficiente per determinare la colpa dei condomini, che va valutata rispetto alla normale tollerabilità, tenendo conto di tutti i fattori che la influenzano.

La sola violazione del regolamento condominiale, che può dar luogo alla comminazione della multa prevista, non costituisce in automatico il superamento della normale tollerabilità né tantomeno l’ipotesi di reato. In parallelo, anche se la responsabilità civile e/o penale viene accertata in tribunale, non può essere applicata dal condominio alcuna sanzione aggiuntiva se non prevista e approvata dall’assemblea. Il reato, comunque, si ha solo se è disturbata una grande o indefinita quantità di persone indipendentemente dal silenzio condominiale, potendo includere svariati comportamenti: schiamazzi e musica di notte o rumori eccessivi indipendentemente dall’orario.

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