Sfratto per finita locazione: come si fa, costi e tempi

Isabella Policarpio

02/03/2020

03/08/2021 - 17:11

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Se al termine del contratto di affitto gli inquilini non vogliono lasciare l’immobile, al proprietario non resta che lo sfratto per finita locazione. Qui come procedere, tempi e costi e cosa fare in caso di opposizione.

Sfratto per finita locazione: come si fa, costi e tempi

Lo sfratto per finita locazione è la procedura che serve al proprietario di casa per “cacciare” gli inquilini che non vogliono lasciare l’immobile quando finisce il periodo indicato nel contratto di affitto. Se i metodi bonari non funzionano, al proprietario non restano che le vie giudiziarie: serve però utilizzare il contratto di affitto regolarmente registrato come prova, per questo non si potrà procedere in caso di affitto in nero.

Se il giudice convalida lo sfratto ma l’inquilino rifiuta di andarsene, verrà emessa nei suoi confronti un’ordinanza di sfratto forzoso, con l’intervento degli ufficiali giudiziari. In questa guida vedremo i tempi dello sfratto per finita locazione, come procedere e i costi da affrontare.

Sfratto per finita locazione: cosa deve fare il proprietario di casa

Può accadere che alla fine naturale del contratto d’affitto l’inquilino rifiuti di abbandonare l’immobile locato. Cosa può fare il proprietario di casa se questo accade?
Come prima cosa, prima di ricorrere alle “misure forti” , il proprietario deve sempre provare la strada bonaria: inviare una diffida nella quale invita gli inquilini o l’inquilino a lasciare l’immobile entro una certa data, avvertendo che, in caso contrario, ci si rivolge al tribunale.

Se la diffida non ha alcun esito, e gli inquilino continuino ad ignorare il fatto che la locazione è finita, non resta che rivolgersi ad un bravo avvocato civilista e procedere allo sfratto per finita locazione; gli inquilini, inoltre, potrebbero anche essere condannati per occupazione abusiva. Vediamo come si procede alla procedura di sfratto passo dopo passo.

Sfratto per finita locazione: come inizia il procedimento

Se il proprietario di casa vuole recedere dal contratto di affitto e fermare il rinnovo automatico, deve inviare agli inquilini una lettera a/r almeno 6 mesi prima dalla scadenza del contratto di locazione. Se gli inquilini restano in casa abusivamente, anche dopo la diffida, non resta che rivolgersi ad un avvocato e portare il caso in tribunale. Il giudice competente è quello che ha sede nel circondario in cui si trova l’immobile in questione.

L’avvocato, come avviene anche per lo sfratto per morosità, farà notificare agli inquilini l’intimazione di sfratto e la citazione in udienza per la convalida. Tra il giorno della notificazione e la data dell’udienza devono trascorrere 20 giorni. Durante l’udienza possono verificarsi diverse ipotesi:

  • se il proprietario di casa non si presenta, l’azione decade per mancanza di interesse;
  • se non si presenta l’inquilino oppure si presenta e non si oppone, il giudice convalida lo sfratto;
  • se l’inquilino fa opposizione inizierà un vero e proprio contenzioso giudiziario.

Dopo la convalida, il giudice assegna all’inquilino un termine massimo entro il quale dovrà lasciare l’immobile.

Convalida di sfratto, che succede se l’inquilino non vuole abbandonare l’immobile?

Attenzione però, perché non di rado gli inquilini abusivi si ostinano a stare nell’immobile anche dopo la sentenza di sfratto del giudice. Che fare allora? In questa spiacevole circostanza bisogna ancora una volta rivolgersi all’avvocato e chiedere la notificazione di un atto di precetto agli inquilini: qui c’è l’intimazione a lasciare l’immobile entro 10 giorni dalla notifica. Se nemmeno questo avvertimento ha l’esito sperato, sarà avviata l’azione esecutiva con l’intervento degli ufficiali giudiziari.

L’inquilino abusivo riceverà una comunicazione nella quale è indicato il giorno e l’ora in cui viene eseguito lo sfratto. Quando il proprietario si sarà riappropriato del suo immobile dovrà cambiare la serratura d’ingresso.

Quanto costa lo sfratto per finita locazione?

Come abbiamo visto, lo sfratto per finita locazione, anche se è un procedimento più rapido rispetto a quello ordinario, non è comunque esente da costi. La somma che il proprietario deve sborsare dipende dalla parcella chiesta dall’avvocato, che varia in base all’esperienza e al prestigio

Sfratto inquilino disabile o con figli minori

Quella che abbiamo appena descritto è l’ordinaria procedura di sfratto per finita locazione. Tuttavia, se nella casa ci sono persone disabili o bambini piccoli le cose possono complicarsi. In questi casi, infatti, la legge tutela la salute e la sicurezza dei soggetti deboli e quindi subordina lo sfratto a certe condizioni, soprattutto al fatto che prima di lasciare l’immobile, gli inquilini con figli minori o persone con disabilità a carico devono aver già individuato una nuova abitazione, questo per evitare ulteriore disagio sociale.

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