Secondo quanto riportato dal quotidiano francese Mediapart.fr, dietro il trasferimento a Londra di Nicolas Sarkozy e della moglie Carla Bruni non ci sarebbe solo l’intenzione di sfuggire alle tasse imposte da Hollande, bensì un progetto finanziario molto ambizioso e remunerativo.
L’ex presidente francese starebbe infatti raccogliendo capitali allo scopo di lanciare un fondo di private equity da un miliardo di sterline.
Le intenzioni di Sarkozy
“Faccio il presidente per cinque anni e poi vado in giro per il mondo a fare soldi come Clinton”. L’aveva già preannunciato nel 2008 Sarkozy e, a quanto pare, oggi ha deciso di mantenere la sua promessa.
Nessuno è rimasto sorpreso infatti dalla scelta di entrare nel mondo della finanza, ma ben pochi si sarebbero aspettati che volesse addirittura creare un fondo di investimento proprio.
Inoltre ciò che lascia a bocca aperta i francesi, è che il marito di Carla Bruni non abbia scelto Parigi come sede del fondo, bensì la rivale di sempre Londra.
Le notizie arrivano dalla polizia
Sempre secondo Mediapart.fr, la notizia deriverebbe dalla stessa polizia francese.
Durante una perquisizione effettuata lo scorso giugno negli uffici e nella stessa casa dell’ex presidente, a causa dell’indagine sul Bettencourt affair(sulla sua testa pende un accusa di corruzione), la guardia di finanza transalpina avrebbe ritrovato dei documenti contenenti dati relativi al progetto.
In questa documentazione sarebbero presenti in particolare files su fondi private equity, cioè fondi di investimento su società non quotate sui mercati regolamentari, da risanare e rivendere.
L’intenzione sarebbe (stavolta secondo il Daily Mail) quella di costituirne uno con l’imprenditore e consigliere politico Alain Minc.
La ricerca di investitori
Mediapart.fr sostiene inoltre che tutte le conferenze tenute da Sarkozy dallo scorso autunno ad oggi sarebbero state in realtà un presto per cercare investitori.
L’11 ottobre 2012 l’ex presidente ha tenuto una conferenza a porte chiuse davanti a un pubblico di clienti della banca d’affari brasiliana Btg Pactual, specializzata proprio nel private equity. Ma ha parlato anche in Brasile, a Mosca e a Doha. Insomma veri e propri viaggi d’affari per creare contatti utili.
Conflitto d’interesse
E intanto in molti cominciano a chiedersi se dietro le scelte prese nel periodo della presidenza, non ci fosse già qualche provvedimento volto ad aprire la strada al “progetto fondo”.
Durante i suoi anni all’Eliseo Sarkozy ha collaborato alla vendita degli aerei Rafales in Brasile, ma anche all’acquisizione da parte di Renault della russa Leda. Inoltre molti investitori hanno beneficiato delle sue scelte economiche e politiche. Tutti affari che oggi potrebbero essere rivolti al progetto del fondo di private equity.
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