Perché Salvini si preoccupa del satanismo in Italia?

Alessandro Cipolla

13 Febbraio 2019 - 15:44

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Tutto è partito da uno sketch di Virginia Raffaele a Sanremo: Matteo Salvini ha ripreso via social le preoccupazioni sul satanismo in Italia di don Aldo Buonaiuto.

Perché Salvini si preoccupa del satanismo in Italia?

Virginia Raffaele come i Beatles o i Led Zeppelin, solo che questa volta il riferimento al satanismo non sarebbe subliminale ma esplicito. Questa è l’accusa rivolta alla popolare imitatrice protagonista dell’ultimo Sanremo da don Aldo Buonaiuto, coordinatore del servizio nazionale Antisette.

Una presa di posizione quella del prelato che con ogni probabilità sarebbe passata inosservata, se non fosse stata ripresa da Matteo Salvini che sulla sua pagina Facebook ha messo in guardia dal “non sottovalutare il problema delle sette sataniche”.

Salvini e il satanismo in Italia

Nell’epoca dei social media, se un personaggio che può contare su milioni di follower rilancia un tema o una presa di posizione espressa da un terzo, questa diventa automaticamente di pubblico dominio e causa di infinite discussioni e polemiche.

Se poi questo personaggio è Matteo Salvini, ministro dell’Interno e leader di una Lega al momento accreditata dai sondaggi come prima forza politica del paese, ecco che tutto diventa più rumoroso.

Ma cos’è questa storia del satanismo e di Virginia Raffaele? Tutto nasce da uno sketch dell’artista durante il Festival di Sanremo, dove l’imitatrice interpretava un grammofono rotto che, dopo essersi inceppato, ripeteva per cinque volte la parola “Satana”.

La cosa non è particolarmente piaciuta a don Aldo Buonaiuto, coordinatore del servizio nazionale Antisette che sul sito In Terris ha scritto un duro articolo chiedendo chiarimenti alla Raffaele.

Quella che apparirebbe una gag spiritosa ma poi stonata perché sembra non tenere conto della sensibilità di tante persone che soffrono a causa della presenza del maligno – ha scritto don Aldo Buonaiuto - Pur non comprendendo quale fosse l’intento, il ridicolizzare o, ancor più grave, inneggiare il nome di Satana in prima serata su Rai Uno, penso sia stato uno scivolone sconcertante”.

L’appello lanciato da don Buonaiuto, sacerdote della Giovanni XXIII e spesso ospite televisivo in RAI, è stato poi ripreso appunto da Matteo Salvini che ha invitato a non sottovalutare il problema delle sette sataniche.

Concetto questo espresso anche dal deputato leghista Simone Pillon: “Prendere in giro, ridicolizzare e invocare il maligno di fronte a un pubblico di milioni di italiani, compresi minori, è alquanto discutibile”.

In maniera bipartisan comunque tutto il mondo politico sta chiedendo un chiarimento da parte di Virginia Raffaele, che a questo punto non potrà far altro che cospargersi il capo di cenere e spiegare che si trattava soltanto di uno sketch comico. Oppure dichiararsi satanista.

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