Salvini attacca ancora Berlusconi, ma solo con Forza Italia può vincere

Alessandro Cipolla

15 Febbraio 2017 - 15:42

Matteo Salvini non digerisce le ultime uscite di Silvio Berlusconi e torna ad attaccare duramente l’ex premier. Ma la Lega per poter vincere le elezioni ha bisogno di Forza Italia.

Salvini attacca ancora Berlusconi, ma solo con Forza Italia può vincere

Matteo Salvini ancora all’attacco di Silvio Berlusconi, così anche il centrodestra si scopre profondamente diviso e lontano dal ritorno della coalizione unitaria.

Se le lotte all’interno del Partito Democratico si fanno sempre più feroci con il fronte anti Renzi ormai pronto alla scissione, anche nel centrodestra Salvini e Berlusconi sembrano essere di nuovo ai ferri corti.

Nei giorni scorsi Silvio Berlusconi aveva etichettato come uno sbruffoncello il leader della Lega Nord. Parole che non sono andate giù a Salvini, che dai microfoni di Radio Padania ha mandato una sorta di ultimatum al numero uno di Forza Italia.

Salvini e Berlusconi sono un po’ come due galli in un pollaio. Entrambi non si sono molto simpatici, ma ognuno di loro due sa bene che ha bisogno dell’altro per poter sperare di vincere le prossime elezioni.

Una convivenza non facile ma che sembrava essere inevitabile nei giorni scorsi. Adesso invece è di nuovo il gelo tra Salvini e Berlusconi, con entrambi che iniziano a guardarsi intorno facendosi i conti in tasca al proprio orticello.

Berlusconi e quel Salvini sbruffoncello

Silvio Berlusconi sta vivendo un lungo periodo di limbo politico. La vittoria del No al Referendum del 4 dicembre gli ha ridato un po’ di brio, ma per il resto l’ex premier al momento è quasi un personaggio secondario della scena politica italiana.

Grande errore comunque sarebbe considerare Berlusconi ormai cotto e in declino, visto che il leader di Forza Italia negli ultimi anni si è sempre dimostrato come una Fenice che risorge nei momenti che contano.

Berlusconi vuole che il governo arrivi alla sua scadenza del 2018, nella speranza che nel frattempo la Corte di Strasburgo gli consenta di potersi ricandidare. Al momento quindi sarebbe fuorigioco, ma con lui non si può mai dire mai.

Visto il particolare momento che sia il Partito Democratico che il Movimento 5 Stelle stanno vivendo, un centrodestra unito tornerebbe clamorosamente in gioco per sperare nella guida del paese.

Necessario però per questo scopo è l’unione tra Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e il Polo Sovranista di Alemanno e Storace. Ma proprio in quest’ottica Berlusconi non ha avuto parole al miele verso Salvini.

Saremo ancora alleati ma non sarà lui il leader del centrodestra. Con Salvini e Meloni ci siamo visti. Va tutto bene. In privato Matteo mi abbraccia, dice che ho ragione io. Poi in pubblico fa un pò lo sbruffoncello. Ma ormai lo conosco. Lui lo sa che non può essere il candidato premier. Sul programma siamo d’accordo al 95%. Solo sull’uscita dall’euro siamo in disaccordo.

Per Berlusconi quindi Salvini non può essere il candidato premier del centrodestra, con il problema della leadership dell’eventuale coalizione che quindi ritornerebbe ad essere di primaria importanza.

L’ultimatum di Salvini

Le parole di Silvio Berlusconi non sono passate di certo inascoltate alle orecchie di Matteo Salvini. Il leader del carroccio ha subito risposto all’ex premier, affidando il suo pensiero ai microfoni di Radio Padania.

Non possiamo allearci con Berlusconi, non perché è giovane o vecchio, ma perché lui dice ‘sono un moderato, europeista’, e dice che ‘non ci si può liberare dall’euro e non escludo di allearmi con Renzi’. Noi vogliamo controllare moneta, confini, banche e lavoro, mentre Berlusconi deve decidere in quale scarpa tenere il piede, in quella della Merkel e di Draghi oppure vuole fare una scelta di libertà.

Dopo un periodo di sostanziale calma nei rapporti tra i due, con entrambi i leader di partito più attenti ad osservare cosa stesse accadendo in seno al Partito Democratico e al Movimento 5 Stelle, la tregua ora sembrerebbe essere rotta.

Naturalmente finché non sarà chiara la nuova legge elettorale nessun matrimonio e nessun divorzio sarà ufficialmente sancito. Se l’Italicum dovesse essere applicato anche al Senato e il premio di maggioranza dovesse essere abbassato dall’attuale 40%, un centrodestra unito sarebbe al momento il primo partito.

Se dal 40% si dovesse scendere ad un 35% per avere al premio, a Salvini e Berlusconi basterebbe veramente poco per ritornare alla guida del paese. In quel caso però uno dei due dovrebbe fare un passo indietro e accettare la leadership dell’altro.

Berlusconi contro Salvini è anche uno scontro di poteri. L’ex premier è indiscutibilmente il re del potere mediatico, potendo contare su televisioni, giornali e riviste.

Il leader del carroccio invece ha un largo sostegno e seguito sui social, nuova e sempre più in espansione frontiera dove invece invece Berlusconi non attecchisce.

L’unione delle forze potrebbe portare ad una incetta di voti, sfruttando soprattutto il periodo di debolezza degli altri avversari politici. Lo strappo quindi per vincere deve essere ricucito, altrimenti per entrambi all’orizzonte ci sono altri lunghi anni di opposizione.

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