S&P declassa il rating sudafricano a BB+, ovvero al livello spazzatura. La decisione arriva in seguito al rimpasto di governo voluto da Zuma. La preoccupazione è che il Sudafrica arresti il cammino di risanamento economico.
L’agenzia americana S&P ha declassato il rating del Sudafrica a livello BB+, ovvero “spazzatura”. Non accadeva dal 2000.
Le ragioni del declassamento comminato da S&P vanno individuate nel recente rimpasto di governo voluto dal Presidente Zuma, il quale ha destituito il titolare del dicastero economico, Pravin Gordhan, con Malusi Gigaba, figura invisa ai mercati.
I mercati temono che il nuovo corso politico possa inficiare il cammino di risanamento macroeconomico fortemente voluto da Gordhan. Se ciò dovesse accadere, riferisce S&P, l’agenzia non esiterà a ridurre ulteriormente il rating del Paese a livello BBB. Intanto, l’economia sudafricana arranca - sulla scia di un rallentamento che non tocca gli emergenti nello stesso modo - e il rischio maggiore connesso al declassamento è rappresentato dal settore bancario e dell’azionariato.
Il declassamento deteriora la credibilità internazionale del Sudafrica. Ad esempio, la svalutazione del rand, arrivata in seguito agli sviluppi politici, rende complesso reperire valuta pregiata sui mercati, con ricadute notevoli sull’import e sul transito dei capitali esteri nel Paese.
S&P: rischio politico rende il rating sudafricano spazzatura
L’agenzia S&P ha portato il rating sudafricano a livello BB+, ovvero al suo minimo da 17 anni. Come spesso accade, la ragione del declassamento è tutta politica. Nel caso del Sudafrica, S&P ha inteso avvertire i mercati che il rimpasto di governo voluto dal Presidente Zuma rischia di compromettere il risanamento dell’economia sudafricana.
Già nella giornata di lunedì, il rating sulla moneta locale è stato declassato a livello BBB-, quello sugli investimenti a BBB. Il rischio politico ha naturalmente generato un forte deprezzamento (più del 2.5%) del rand sudafricano sul dollaro USA, che lunedì ha toccato il punto più basso da gennaio. Per quanto concerne i titoli decennali sudafricani, la notizia del declassamento ha fatto schizzare i rendimenti di circa 13 pb, da 9 delle settimane scorse.
Come ha sostenuto S&P:
“Il declassamento riflette la nostra visione che le divisioni in seno al partito di governo (ANC) che hanno portato al cambiamento della leadership [si riferisce al rimpasto, ndr], hanno messo in serio pericolo la continuità dell’agenda politica.”
Anche Moody’s, che per il momento mantiene stabile il rating sul Sudafrica, non ha escluso un declassamento qualora gli obiettivi in seno al governo dovessero mutare considerevolmente (congelamento delle riforme).
Ad oggi, come ha ricordato Bloomberg, il debito sudafricano denominato in dollari è più rischioso - e quindi più remunerativo in termine di ritorno connesso alla sottoscrizione di obbligazioni- di quanto siano i debiti russo e brasiliano. E, si badi bene, tra le c.d economie emergenti, Russia e Brasile si contendono spesso (soprattutto nell’ultimo periodo) il fanalino di coda.
Rating BB+: quale impatto sul sistema bancario sudafricano?
Anche se il nuovo ministero delle finanze tende a minimizzare sull’impatto del declassamento, alcuni effetti di rilievo sul tessuto economico e finanziario del Paese potrebbero manifestarsi nell’immediatezza, specie sul settore bancario.
Il settore bancario sudafricano, di per sé contratto da anni di bassa crescita e moderata espansione del business, col declassamento del rating nazionale a livello BB+ potrebbe conoscere un sostanziale aumento dei debiti inesigibili.
Come hanno spiegato gli analisti raggiunti da Bloomberg, non solo la prospettiva di guadagno per le banche è inficiata dal declassamento; ciò che dovrebbe destare particolare preoccupazione in questa vicenda è la mole di Non performing loans (NPL) che la contrazione dell’economia sudafricana potrebbe generare.
Il declassamento rischia di colpire al contempo il comparto azionario e l’economia reale, gettando il Sudafrica in un vortice di bassa crescita e debito crescente difficilmente controllabile.
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