La Russia si prepara alla Terza Guerra Mondiale: piano di esercitazioni emergenze su larga scala, Putin fa tornare ufficiali, politici e personaggi d’eccellenza nella madre patria.
La Russia si prepara silenziosamente alla guerra, quella che potrebbe diventare la Terza Guerra mondiale. Con l’attenzione del mondo tutta sulle elezioni USA 2016, la Russia di Putin ne approfitta e compie passi pericolosi verso una nuova storia della geopolitica.
Tra le prove generali dei piani di emergenza sul territorio russo e l’invito agli ufficiali e ai personaggi di alto livello di tornare in patria insieme alle proprie famiglie, è difficile negare che Putin si stia preparando a rivoluzionare i labili equilibri con una nuova guerra fredda.
Molti media stanno riportando l’avvio di esercitazioni di protezione civile su larga scala in Russia.
La ABC news scrive:
“Il ministero russo per le emergenze ha lanciato un piano nazionale di protezione civile che coinvolge 40 milioni di persone. Vladimir Puchkov, alla guida del ministero, ha detto che l’esercitazione di quattro giorni iniziata mercoledì aiuterà ad ’aumentare l’efficienza del governo nel rapportarsi alle conseguenze delle emergenze su vasta scala’”.
La CNN invece ci informa che:
“Mosca ha lasciato all’improvviso un patto di sicurezza nucleare, con la scusa di un’aggressione da parte degli Stati Uniti, ed ha trasferito dei missili nucleari ad Iskandar (tra la Polonia e la Lituania) ai confini del territorio NATO in Europa. I funzionari della Russia hanno apertamente citato il possibile uso di armi nucleari”.
Russia: ufficiali, funzionari e famiglie tornino in patria
Sembra proprio che la Russia stia preparando la popolazione a dei tempi difficili. Facendo riferimento a dei media locali come fonte, il Daily Mail ci racconta che la Russia ha ordinato a tutti i suoi funzionari riportare a casa tutti i parenti che vivono all’estero, temendo una guerra mondiale.
I politici e figure di alto rango, secondo fonti non ufficiali, avrebbero ricevuto un messaggio direttamente dal presidente Vladimir Putin con richiesta di tornare alla «Madre Patria».
Tutto questo sta avvenendo, come sottolineato dal Daily Mail, mentre “Putin ha cancellato una visita prevista in Francia a causa dei vari dissensi per il ruolo di Mosca nel conflitto siriano”.
Russia: aumentano le tensioni con l’Occidente
Anche UPI ha confermato la crescente tensione nelle relazioni tra la Russia e l’Occidente:
“Le tensioni continuano a salire tra gli Stati Uniti e la Russia, il ministro degli esteri russo ha dichiarato domenica che le recenti azioni e dichiarazioni minacciano la sicurezza nazionale del suo paese.
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto in un’intervista televisiva che gli Stati Uniti e la NATO stanno prendendo delle misure estreme radicate nella ’Russofobia’ e che le recenti dichiarazioni dei leader rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale della Russia”.
La tensione non riguarda solo gli Stati Uniti: vari report mostrano come l’Unione Europea sia meno propensa ad alleggerire le sanzioni nei confronti di Mosca per la questione Ucraina ora che la Russia ha intensificato gli attacchi aerei contro i ribelli in Siria sostenuti da UE e Stati Uniti. L’Unione starebbe anche prendendo in considerazione delle misure più “punitive”.
La Casa Bianca ha iniziato a rispondere solo negli ultimi tempi. L’addetto alle pubbliche relazioni Josh Earnest ha detto questa settimana che gli Stati Uniti stanno considerando un «range» di risposte «proporzionale» al presunto hacking russo contro gli statunitensi di gruppi politici come il DNC. L’accusa di Washington, come riporta la CNN, arriva a seguito l’interruzione dei colloqui per il cessate il fuoco in Siria, quando i funzionari degli Stati Uniti hanno suggerito che la Russia dovrebbe essere indagata per crimini di guerra.
L’attenzione degli Stati Uniti è ben deviata dalle elezioni presidenziali dall’esito incerto. L’Europa deve affrontare il futuro incerto dell’Unione Europea, la crisi dei rifugiati e la crisi economica internazionale.
Le accuse e le tensioni tra la Russia e l’Occidente crescono di intensità col passare del tempo. Gli Stati Uniti minacciano ritorsioni per dei «presunti» attacchi informatici da parte dei russi.
È bene che il governo degli Stati Uniti produca delle prove prima di intraprendere qualsiasi azione di ritorsione, il rischio è quello di creare un ulteriore imbarazzo sulla scena diplomatica mondiale e che i russi rafforzino il loro odio verso la diplomazia internazionale.
L’escalation di piccoli episodi, lo spostamento di focus dell’attenzione pubblica ed errori nelle risposte diplomatiche sono alcune delle cause dei più grandi conflitti della storia. Stiamo assistendo ad una escalation di tensioni sulla base di debolezze percepite e interessi contrastanti e le conseguenze potrebbero essere disastrose.
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