Riunione BCE di marzo, previsioni: cosa aspettarsi in 5 punti

Flavia Provenzani

09/03/2016

10/03/2016 - 10:33

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Guida definitiva alla riunione della BCE del 10 marzo 2016: tra tassi negativi, aumento QE e nuovo stimolo, ecco cosa aspettarsi in 5 punti.

Riunione BCE di marzo, previsioni: cosa aspettarsi in 5 punti

Tra previsioni, aspettative e analisi si avvicina la riunione della BCE, in programma domani - giovedì 10 marzo 2016.
Vi presentiamo una guida definitiva su cosa aspettarsi dalla riunione della BCE e dalla conferenza stampa di Mario Draghi in 5 semplici punti.

I segnali lanciati da Draghi potrebbero non essere chiari. È quasi certo che la Banca Centrale Europea aumenti lo stimolo di politica monetaria a seguito della riunione di domani, ma dopo le misure deludenti adottate a dicembre gli analisti temono che gli investitori rimarranno di nuovo delusi.

Riunione BCE di marzo: cosa aspettarsi?

I mercati hanno già prezzato almeno un taglio dei tassi sui depositi ma le attese sono alte anche per un inserimento di nuovi missili nel bazooka di Mario Draghi, introducendo un sistema dualistico sui depositi e offrendo prestiti più economici alle banche.

Si attendono delle nuove misure di stimolo già dalla riunione di gennaio, concetto rafforzato dalle dichiarazioni successive di Mario Draghi and Co. e dai dati sull’inflazione deboli.

Alla riunione di gennaio, Draghi aveva anticipato che, se necessario, a marzo sarebbe arrivato nuovo stimolo, un’anticipazione che ha voluto rimarcare anche al Parlamento Europeo a febbraio, quando ha dichiarato che la banca “non esiterà ad agire”.

Da quel momento, l’Eurozona è scesa ancora una volta in deflazione.
I dati sull’inflazioni pubblicati la scorsa settimana hanno mostrato una discesa dei prezzi al consumo dello 0.2% a febbraio, il primo ribasso dallo scorso settembre.
Riassumendo, la necessità di un ulteriore stimolo dal mese di gennaio ad oggi è addirittura aumentata.

La riunione della BCE rispetterà le alte aspettative o lascerà di nuovo gli investitori con l’amaro in bocca?

Ecco i 5 punti da monitorare con attenzione all’uscita delle decisione sui tassi di interesse e durante la conferenza stampa del presidente Draghi.

L’annuncio sui tassi di interesse è atteso sul Calendario Economico alle 13:45, la conferenza stampa avrà inizio alle 14:30.

1. Decisione sui tassi, taglio a -0.4% sui depositi

La mancanza di un taglio dei tassi sarebbe la delusione più grande per i mercati. Molti analisti attendono un taglio sui tassi di deposito della BCE di 10 punti base, ancor più in territorio negativo a -0.4% (attuale: -0.30%). Il tasso di rifinanziamento dovrebbe invece rimanere fermo allo 0.05%.

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I tassi di interesse negativi sono stati recentemente criticati per la loro capacità di scatenare una vera e propria guerra delle valute, erodere i margini delle banche e peggiorare i parametri di concessione del credito piuttosto che migliorarsi.

Gli analisti della JP Morgan hanno scritto nella nota di lunedì che i tassi di interesse negativi sono controproducenti per il mercato azionario: sia in Eurozona che in Svizzera e Giappone i listini sono scesi subito dopo la loro introduzione.

2. Sistema dualistico sui depositi per attenuare gli effetti dei tassi negativi

I tassi di interesse negativi portano le banche a pagare per detenere liquidità nelle casse della BCE e allo stesso tempo erodono i guadagni generati dai prestiti concessi.
Per mitigare l’effetto dei tassi negativi, la BCE potrebbe introdurre un sistema dualistico sui tassi di deposito.

Parte della liquidità che le banche depositano nelle casse della BCE potrebbero avere un tasso superiore a quello di riferimento.

"Questo riduce i costi per il settore bancario causati da un tasso di deposito più basso e, quindi, apre la strada ad ulteriori tagli sui tassi di deposito",

hanno scritto gli analisti di Danske Bank.

Un’altra possibilità è che la BCE offra alle banche dei prestiti generosi a lungo termine, come ad esempio l’operazione di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) introdotta nel 2012 e i TLTRO (Targeted LTRO), lanciati nel 2014.

3. Aumento del QE di 10-20 miliardi al mese

La delusione scaturita dalla riunione di dicembre è stata dettata dall’assenza di un’espensione del piano di acquisto titoli da 60 miliardi di euro al mese.
Questa volta, gli analisti sono più ottimisti e prevedono che il piano del QE verrà aumentato di 10-20 miliardi di euro al mese, portando il totale mensile a 80 miliardi.

HSBC ritiene invece che non vi sarà alcuna modifica questo mese, dato che la BCE sta ancora combattendo con i limiti tecnici del programma, come semplicemente trovare abbastanza titoli da comprare.

4. Nuovi tagli alle stime su inflazione e PIL

Alla BCE non mancano i motivi per agire alla riunione di domani, giovedì 10 marzo. Le nuove stime della banca centrale sono previste in discesa e dovrebbero mostrare un’inflazione ancor più debole e un rallentamento della crescita futura.

Holger Schmieding di Berenberg prevede un taglio alle stime di crescita nel 2016 dello 0.2% a 1.5% e un taglio dello 0.3% per le stime sull’inflazione a +0.7%.
Il mandato della BCE persegue l’obiettivo di inflazione vicina, ma al di sotto, del 2%.

5. Altra delusione all’orizzonte?

La BCE ha tappatto il rally del mercato azionario durante il periodo di Natale lo scorso dicembre, quando il taglio sui tassi e l’estensione della durata del QE hanno fortemente deluso le aspettative.

Ad ogni i trader attendono ancora un’inversione di rotta decisiva da parte della BCE, e per questo motivo altra delusione potrebbe essere all’orizzonte.

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