Risultati sondaggio: in Italia si rischia una nuova ondata Covid dopo le riaperture

Alessandro Cipolla

30/04/2021

07/07/2021 - 17:32

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I risultati del sondaggio di Money.it: per il 67% dei rispondenti, in Italia ci sarebbe il rischio che si possa verificare una nuova ondata del Covid dopo le recenti riaperture.

Risultati sondaggio: in Italia si rischia una nuova ondata Covid dopo le riaperture

In Italia si rischia una nuova ondata Covid. Questo è il risultato del sondaggio lanciato da Money.it visto l’allarme lanciato da diversi esperti, preoccupati dalle nuove misure che sono in vigore dallo scorso 26 aprile a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto Riaperture.

Sondaggio: in Italia si rischia una nuova ondata Covid con le riaperture??

Stando al sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo visto che non è realizzato a campione, per il 67% dei rispondenti c’è un concreto rischio di aumento dei contagi nelle prossime settimane.

Con l’entrata in vigore del decreto Riaperture l’Italia è pronta a voltare pagina dopo le misure restrittive scattate in occasione del periodo pasquale. Torna così per le Regioni la possibilità di essere in fascia gialla, ma le novità riguardano anche gli spostamenti e le aperture di quelle attività in precedenza chiuse come ristoranti, bar e cinema.

Una svolta attesa da tempo, ma che per diversi esperti potrebbe essere stata avventata vista l’attuale situazione sanitaria nel Paese, tanto che il microbiologo Andrea Crisanti ha apertamente parlato del rischio di una nuova ondata a fine maggio.

Un sondaggio sul rischio di una nuova ondata

Per Mario Draghi la decisione di procedere subito con le riaperture è stato un “rischio ragionato”. Nonostante una sostanziale prudenza da quando è arrivato a Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio ha deciso di ascoltare chi nella sua maggioranza da tempo chiedeva una accelerazione.

Con la curva epidemiologica in calo e la campagna vaccinale vicina ad arrivare all’obiettivo delle 500.000 somministrazioni al giorno, il Governo ha deciso di ripristinare le zone gialle con la novità delle autocertificazioni per spostarsi tra le Regioni.

Per il professor Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, si è trattato però di un “rischio calcolato male” visto il gran numero di positivi che ancora ci sono nel nostro Paese.

Da una parte ci sono le restrizioni dei mesi scorsi, che per altre due o tre settimane modereranno la curva - ha dichiarato un allarmato Andrea Crisanti - ma dall’altra arrivano i nuovi contagi dovuti alle riaperture, agli aperitivi, alle visite agli amici e alle scuole, i cui risultati rimarranno invisibili per qualche tempo ed esploderanno a fine maggio”.

Se per gli aperturisti l’aumento delle vaccinazioni, l’arrivo della bella stagione e l’abbassamento dell’indice Rt sono delle motivazioni valide per le riaperture, i rigoristi al contrario temono che nelle prossime settimane la curva epidemiologica possa tornare a salire in Italia.

Guardando i risultati del sondaggio, appare chiaro come la gran parte dei rispondenti sia convinta che ci sarà au aumento dei contagi nelle prossime settiamane, come risultato delle recenti riaperture.

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