Rinnovo contratti Sanità, via libera del Governo: quando riprende la contrattazione?

Simone Micocci

10 Agosto 2017 - 10:23

Il Governo approva l’Atto di Indirizzo per il rinnovo del contratto del comparto Sanità; OSS in via di riconoscimento, nasce il professionista specialista.

Rinnovo contratti Sanità, via libera del Governo: quando riprende la contrattazione?

Rinnovo contratto statali, importanti notizie per il comparto Sanità: dal Governo è arrivato il via libera sull’Atto di Indirizzo.

Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato di come i rappresentanti del comparto Sanità abbiano redatto un Atto di Indirizzo contenente tutte le linee guida per la riapertura dei tavoli di contrattazione; ebbene, come dichiarato da Massimo Garavaglia - assessore al bilancio della Regione Lombardia - il Governo dopo un’attenta valutazione non ha posto alcuna osservazione sul documento, che adesso ha il via libera per essere inviato all’Aran.

La contrattazione al momento è ferma, poiché per il Parlamento sono iniziate le ferie, ma già da fine mese si comincerà a discutere dei dettagli del nuovo contratto.

Nel dettaglio, per il comparto Sanità il primo incontro è in programma il prossimo 1° settembre 2017, quando al tavolo delle trattative prenderanno parte anche i rappresentanti del settore Istruzione.

È in questa sede che con l’Aran si discuterà dell’Atto di indirizzo Sanità, un documento con il quale si è cercato di adattare il contratto al nuovo scenario, molto diverso da quello che ha prodotto il CCNL Sanità del 2008-2009.

Come sarà il nuovo CCNL Sanità? Garavaglia nell’annunciare il via libera da parte del Governo ha illustrato le linee guida che hanno portato alla redazione dell’Atto di Indirizzo; vediamo quali sono i punti chiave che verranno affrontati in sede di contrattazione.

Rinnovo contratto Sanità: così si valorizza il SSN

Massimo Garavaglia si è detto molto soddisfatto per il lavoro fatto nella redazione dell’Atto di Indirizzo, il quale come annunciato da una lettera del Ministro della Pubblica Amministrazione - Marianna Madia - ha ottenuto il via libera da parte del Governo e del Ministero dell’Economia.

In particolare, con l’Atto di Indirizzo è stato riconosciuto il ruolo importante ricoperto dalle Regioni, le quali hanno il compito di attuare i processi di riforma nei singoli territori sulla base delle materie definite a livello nazionale.

Secondo Garavaglia, grazie alle linee di indirizzo presentate all’Aran, si arriverà ad un rinnovo contrattuale funzionale per una maggiore valorizzazione sia del Patto della Salute che del Servizio Sanitario Nazionale. Per far sì che questo avvenga, però, è necessario che il contratto prenda atto del nuovo quadro normativo e del riordino organizzativo che si è attuato negli anni successivi al 2008-2009, data dell’ultima contrattazione.

Inoltre, come indicato nell’Atto di Indirizzo, il nuovo contratto dovrà dare i giusti stimoli al professionista; questo è possibile tramite un riassetto contrattuale del trinomio carriere/rapporto tra professioni/risorse.

Questi sono i principi generali che hanno portato alla redazione dell’Atto di Indirizzo, ma quali sono - nel dettaglio - le novità del nuovo contratto del comparto Sanità? Dal riconoscimento degli Operatori Socio Sanitari all’introduzione di una nuova figura del professionista sanitario; ecco cosa potrebbe cambiare nel prossimo futuro.

Rinnovo contratto Sanità: i punti chiave

Cosa cambierà davvero una volta che il nuovo contratto sarà operativo? È bene specificare che ad oggi siamo ancora lontani dalla conclusione della fase di contrattazione, anche perché sostanzialmente questa non è ancora cominciata.

Nei prossimi mesi però la contrattazione entrerà nel vivo, tant’è che l’obiettivo dell’amministrazione è di arrivare a fine anno con un accordo già definito per ognuno dei settori della Pubblica Amministrazione. Prima del 2018, però, il nuovo contratto non sarà operativo in quanto c’è bisogno dei nuovi fondi che verranno stanziati con la prossima Legge di Bilancio per garantire l’aumento di stipendio promesso dalla Ministra Madia.

Se sulle fasi del rinnovo del contratto c’è ancora molta incertezza, la situazione è invece piuttosto chiara per quel che riguarda le novità che verranno discusse in sede di contrattazione.

Nell’Atto di Indirizzo per la Sanità, infatti, sono indicati nel dettaglio gli aspetti che non potranno mancare nel nuovo contratto.

Ad esempio, bisognerà procedere con un riassetto organizzativo che porterà al riconoscimento delle nuove professioni. Questo avverrà tramite l’introduzione dell’Area delle Professioni Socio-Sanitarie, suddivisa in quattro diverse aree funzionali:

  • Sanitaria: di cui fanno parte infermieri, ostetriche, tecnici della riabilitazione e della prevenzione e i professionisti delle arti sanitarie ausiliarie;
  • Integrazione sociosanitaria: qui ci sarà il riconoscimento degli OSS come professionisti sanitari, così come dei profili di assistente sociale, educatore professionale e puericultrice;
  • Amministrazione dei fattori produttivi: questa include tutto il personale amministrativo, tecnico e professionale;
  • Ricerca.

Contestualmente verrà valorizzata la figura del professionista che si specializza negli studi, oppure che nel corso della sua carriera partecipa a determinati corsi di formazione. Nel dettaglio, l’Atto di Indirizzo conferma la nascita de:

  • il professionista specialista: colui che dopo la laurea in professioni sanitarie consegue un master di I livello;
  • il professionista esperto: chi nel corso della carriera ha acquisito delle competenze avanzate partecipando a percorsi formativi complementari regionali, oppure tramite l’esercizio di particolari attività professionali.

A tal proposito in fase di contrattazione bisognerà definire le competenze di queste due figure, senza però limitare quelle degli altri professionisti. L’Atto di Indirizzo infatti ha tracciato solamente la strada, adesso sarà compito dell’Aran e di tutti i partecipanti alla contrattazione percorrerla; vedremo in quale direzione.

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