Rinnovo contratti statali: aumento stipendi, le ultime novità

E’ ancora aperta la questione relativa al rinnovo dei contratti degli statali.

Nonostante il Ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia abbia più volte rassicurato che il rinnovo ci sarà, e che verrà rispettato quanto previsto nell’accordo siglato il 30 novembre del 2016 con i sindacati, sono giorni di attesa per gli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici che aspettano lo sblocco da oltre otto anni.

In effetti il rinnovo dei contratti degli statali, e il conseguente aumento degli stipendi, dovrebbe trovare spazio nella prossima Legge di Stabilità; sembra tuttavia persistere il problema delle risorse, con uno stanziamento previsto nella prossima Legge di Bilancio di circa 1,2/1,3 miliardi di euro, non sufficiente a coprire i costi dell’aumento degli stipendi di 85 euro.

Probabile, dunque, che il Governo possa tentare nuove trattative con i sindacati per arrivare a un importo minore di quello previsto, con le parti sociali che sono però già sul piede di guerra in vista di un possibile dietrofront dell’esecutivo.

Rinnovo contratti statali: Per l’Anief aumento di 36 euro è un insulto

Critico nei confronti del Governo, e dei rallentamenti sul rinnovo contratti statali e sull’aumento degli stipendi, è soprattutto l’Anief, il sindacato autonomo della scuola.

Secondo l’Anief, infatti, le cifre messe in campo dal Governo potrebbero coprire aumenti solo per 36/37 euro, cifra ben lontana da quella promessa ai dipendenti pubblici.

«È un insulto a chi svolge questa professione, ad iniziare dagli insegnanti che percepiscono meno di tutti in Europa dopo Grecia e Slovenia, e dal personale Ata della Scuola, cenerentola delle buste paga nella PA»

ha commentato Marcello Pacifico, chiudendo quindi a possibili trattative al ribasso per quanto riguarda l’aumento degli stipendi promesso con il rinnovo dei contratti degli statali.

Rinnovo contratti statali, Madia e Fedeli confermano bonus 80 euro

Altro nodo da risolvere è quello legato al bonus Renzi di 80 euro.

La paura, infatti, è quella che a causa dell’aumento degli stipendi molti dipendenti pubblici possano perdere il diritto al bonus, vedendo vanificato in questo modo l’aumento di retribuzione.

A rassicurare i dipendenti pubblici in questo caso sono stati i Ministri Madia e Fedeli, che hanno confermato che non verranno persi i privilegi dati dal bonus Renzi.

«Noi rispettiamo l’impegno preso, il come lo vedremo. Faremo un incontro con i sindacati, ora stanno andando avanti gli incontri all’Aran, è partito anche il comparto della Sanità. Ul bonus di 80 euro non è mai stato messo in discussione o in dubbio»

ha specificato a tal proposito Marianna Madia.