Rinnovo contratti statali: licenziamenti, visite fiscali e assunzioni, tutte le novità in arrivo

Stefania Manservigi

22 Maggio 2017 - 16:40

Rinnovo contratti statali: approvata la riforma della Pubblicata Amministrazione, ecco tutte le novità in arrivo per i dipendenti pubblici su licenziamenti, visite fiscali e assunzioni.

Rinnovo contratti statali: licenziamenti, visite fiscali e assunzioni, tutte le novità in arrivo

Il rinnovo contratti statali diventa finalmente realtà.
Grazie all’approvazione della riforma della Pubblica Amministrazione targata Madia, che ha consentito lo sblocco dei fondi da destinare al rinnovo dei contratti degli statali, diventeranno finalmente operative per i dipendenti pubblici le novità di cui si è discusso negli ultimi mesi.
L’obiettivo è quello di attuare una modernizzazione della Pubblica Amministrazione facendo procedere di pari passo il rinnovo della parte economica dei contratti con le modifiche normative.
Di seguito tutto quello che c’è da sapere sulle principali novità in arrivo: dai licenziamenti alle assunzioni fino alle visite fiscali ecco quello che cambia.

Rinnovo contratti statali: più facile licenziamento dipendenti pubblici
Le novità in arrivo per quanto riguarda i dipendenti pubblici riguardano anche il licenziamento. Con l’entrata in vigore della riforma, infatti, aumentano le cause di licenziamento per i dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Anche per i dipendenti del pubblico impiego, infatti, scatterà il licenziamento se si ha una pagella negativa per tre anni di seguito. La cattiva valutazione è determinata da diverse voci, tra cui false timbrature, assenze ingiustificate, false dichiarazioni per ottenere posti o promozioni. Accanto a queste viene inserita anche la violazione in modo “grave e reiterato” dei codici di comportamento, lo “scarso rendimento” a causa di violazioni continuate degli obblighi per le quali un dipendente è già stato sanzionato, oppure le “costanti valutazioni negative” del dipendente.
Il tempo massimo per portare a termine l’azione disciplinare viene fissato in 120 giorni, termine questo considerato perentorio. Viene fatta eccezione per i casi di illeciti colti in flagranza: in questo caso l’azione per il licenziamento deve concludersi entro massimo 30 giorni.

Rinnovo contratti statali: assunzioni, più semplici stabilizzazioni precari
La riforma della pubblica amministrazione e il rinnovo contratti statali prevedono novità anche sul fronte delle assunzioni.
Le amministrazioni, infatti, nel triennio 2018 - 2020 potranno procedere all’assunzione a tempo indeterminato del personale non dirigenziale già in servizio con contratti a tempo determinato presso la stessa amministrazione o presso altre amministrazioni pubbliche purché i dipendenti interessati abbiano maturato al 31 dicembre 2017 almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni.

Rinnovo contratti statali: visite fiscali, cosa cambia?
Le novità introdotte dalla riforma della Pubblica Amministrazione e dal rinnovo contratti statali riguardano anche le visite fiscali.
A partire dal 1° settembre, infatti, verrà creato un Polo unico per le visite fiscali, con le competenze che passeranno dalle Asl all’Inps.
Per quanto riguarda le visite in caso di assenze per malattia, dunque, i dipendenti pubblici saranno soggetti agli stessi orari di reperibilità attualmente in vigore per i dipendenti privati, con un’equiparazione del pubblico impiego al settore privato.

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