Rimborso IVA: l’Italia è lenta, l’UE non ci sta. Procedura di infrazione in arrivo?

Valentina Pennacchio

24/09/2013

Rimborso IVA: l’Italia è lenta, l’UE non ci sta. Procedura di infrazione in arrivo?

Rimborso IVA: l’Italia è lenta, l’UE non ci sta. Il nostro Paese finisce nel mirino di Bruxelles a causa della lentezza con cui procede nei rimborsi nei confronti delle aziende, in particolare avrebbe violato le disposizioni della direttiva europea 112 del 2006 (“Sistema comune di imposta sul valore aggiunto”). Entro una settimana la Commissione dovrebbe formalizzare la decisione.

Insomma l’IVA in questo periodo è davvero il tallone d’Achille del nostro Paese. Il commissario UE responsabile del Fisco Algirdas Semeta ha preparato la proposta di messa in mora, primo passo verso la procedura di infrazione. Secondo la Commissione:

“Anche quando le imprese vantano un diritto incontestabile ad ottenere il rimborso dell’IVA già pagata l’operazione avviene generalmente, nella migliore delle ipotesi, solo due anni dopo la presentazione della relativa domanda. E spesso il pagamento slitta ulteriormente a causa della mancanza di fondi in tesoreria”.

Sotto accusa anche la “corsia preferenziale” che consente il rimborso entro 3 mesi in casi eccezionali, purchè l’azienda interessata dimostri:

  • di non avere avuto problemi fiscali;
  • di essere in attività da almeno 5 anni.

Secondo Bruxelles questo causa una forte discriminazione tra le imprese (ad esempio escludendo e penalizzando fortmente le start up), contraria al diritto comunitario.

Ritardo rimborso: quali conseguenze?

Una burocrazia troppo lenta che, fissando a 4 anni il termine massimo per eseguire i rimborsi, crea tempi irragionevolmente eccessivi. Quali conseguenze causa questo ritardo?

  • molti contribuenti potrebbe decidere di non pagare più l’IVA;
  • molte aziende, già alle prese con la crisi e i ritardi nel pagamento dei crediti vantati nei confronti della P.A., rischiano di fallire, perché dipendono dalla disponibilità di una certa liquidità.

In sintesi per Bruxelles l’Italia è il paese con la quota più alta di IVA dovuta e non incassata. La procedura di infrazione si avvicina…

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