Riforma processo civile ok dalla maggioranza: cosa cambia, novità e testo spiegato

Isabella Policarpio

16/12/2019

16/12/2019 - 08:50

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Molte novità previste dalla riforma del processo civile, tra queste l’eliminazione dell’atto di citazione e del rito Fornero. Qui cosa prevede, cosa cambia e i punti della proposta di Bonafede.

Riforma processo civile ok dalla maggioranza: cosa cambia, novità  e testo spiegato

Sembra che la riforma del processo civile si farà. Il testo di Bonafede, infatti, ha ottenuto il via libera dalla maggioranza.

Le novità sono diverse e di grande impatti: l’eliminazione del rito Fornero per i licenziamenti illegittimi, la riduzione dei riti da tre ad uno solo, la sostituzione dell’atto di citazione con il ricorso e l’introduzione di un’ammenda per le querele temerarie.

La riforma del processo civile ha come obiettivo quello di velocizzare e semplificare gli iter, ridurre i carichi pendenti e la burocrazia e favorire l’informatizzazione della Giustizia. Per questo prevede il potenziamento della negoziazione assistita e l’ampliamento delle controversie comprese tra quelle risolvibili fuori dalle aule di Giustizia con metodi di risoluzione alternativi.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di Bonafede sul rito civile, ma restano ancora molti nodi da sciogliere sulla riforma del processo, soprattutto in merito alla prescrizione, sulla quale l’accordo della maggioranza sembra molto lontano.

La posizione del Ministro Bonafede però non è al momento delle migliori, dato che, dopo l’ultimo strafalcione in Tv, molti avvocati ne chiedono le dimissioni.

Riforma processo civile: la riduzione dei riti

Per snellire il processo civile, il Ministro Bonafede vuole ridurre i riti: da tre a uno solo utilizzabile per tutte le controversie.

Sparirà la divisione tra riti davanti al giudice di pace, monocratico ordinario e monocratico sommario, quindi un solo atto introduttivo idoneo per tutti i processi.

Sono ancora sul tavolo di discussione altre soluzioni tecniche per favorire la rapida conclusione delle cause e la ragionevole durata dei processi, ma Conte e la maggioranza sono fiduciosi in una soluzione nel breve-medio termine.

Nuovo processo civile, sparisce l’atto di citazione

Forse la novità più rilevante della riforma è l’eliminazione dell’atto di citazione, da sostituire con un unico atto di ricorso. Questo secondo Bonafede alleggerirà il carico di lavoro di avvocati, giudici e cancellieri.

Si tratta di un cambiamento radicale: l’atto di citazione è una forma di domanda a comparire in giudizio fatta da soggetti che si trovano in una condizione di parità, prevede l’intervento dell’avvocato e ha un tempo di attesa di 90 giorni prima dell’udienza iniziale; il ricorso, invece, è un atto di iniziativa processuale rivolto direttamente al magistrato e fissa l’udienza di comparizione alla prima data disponibile.

Questo punto è stato confermato ma non senza polemiche: infatti per molti giuristi l’eliminazione dell’atto di citazione non velocizzerà i processi e non garantirà la certezza della presa in carico entro 90 giorni, poiché la data dell’udienza sarà fissata arbitrariamente dai giudici.

Riforma del processo civile: eliminato il rito Fornero

Importanti novità anche in tema di diritto del lavoro, in particolare nella disciplina del licenziamento. Nel testo della riforma emerge la volontà di Bonafede di eliminare definitivamente il rito Fornero, il quale stabiliva una corsia preferenziale per la trattazione delle controversie sul licenziamento illegittimo. Con la riforma del processo civile invece si tornerà al rito unico, cosa che, almeno secondo i sostenitori del progetto, dovrebbe velocizzare i procedimenti e quindi alleggerire il carico giudiziario.

Tuttavia, c’è chi ha mostrato delle perplessità in merito, ritenendo che alle cause di licenziamento illegittimo (ad esempio per discriminazione etnica, culturale o di genere) dovrebbe comunque essere garantita la precedenza.

Per approfondire meglio la questione, suggeriamo il nostro articolo su Licenziamento, cosa cambia con la Riforma della Giustizia

Nuovo processo civile, no alla notifica cartacea

La riforma di Bonafede mira anche a potenziare il processo civile telematico e quindi eliminare, dove possibile, la produzione del cartaceo, purtroppo ancora troppo utilizzato. I mezzi informatici, invece, non solo consistono in una scelta più green ma diminuiscono gli errori e le inefficienze della Giustizia.

Il nuovo processo civile impone il divieto agli ufficiali giudiziari di produrre le copie cartacee quando il destinatario dell’atto possiede un indirizzo di Posta elettronica certificata.

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