Riforma delle pensioni 2016: ecco quanto costerà allo Stato ogni singola manovra

Simone Micocci

11 Agosto 2016 - 11:58

Pensioni, ultime novità: quale impatto avrà la riforma sulle casse dello Stato? Ecco i costi di ogni singolo intervento.

Riforma delle pensioni 2016: ecco quanto costerà allo Stato ogni singola manovra

Riforma delle Pensioni, novità: quanto costerà allo Stato?

Oramai non ci sono più dubbi su come avverrà la riforma delle pensioni con cui verranno modificate alcune norme della Legge Fornero. Ci saranno due fasi; la prima che si concluderà con l’approvazione della Legge di Stabilità 2017 e la seconda che invece sarà successiva.

Tuttavia, molto dipenderà dalle risorse che avrà a disposizione il Governo per realizzare il proprio piano di riforma. Ad esempio, la riforma delle pensioni avrà come obiettivo quello di ampliare il potere di spesa dei pensionati, aumentando la quattordicesima ed estendendo la no tax area. Non è sicuro però che verranno approvate entrambe le misure, poiché nel caso manchino le risorse economiche una delle due escluderebbe l’altra.

Per fare chiarezza sulla questione analizziamo i costi di ogni singola manovra della riforma delle pensioni.

Riforma delle pensioni: quanto ci costa?

Nel pacchetto pensioni che al rientro dalle vacanze verrà esaminato dalla Commissione Lavoro, ci sono molte manovre che riguardano diversi tipi di lavoratori. Quale di queste influirà maggiormente sulle casse dello Stato? Molti di voi penseranno sicuramente all’APE, l’anticipo pensionistico grazie al quale si potrà andare in pensione a 63 anni, ma non è così. Infatti, grazie al contributo delle banche, l’impatto dell’APE sulle casse dello Stato è di “soli” 700 milioni di euro. L’intervento più costoso invece è quello sui lavoratori precoci, che potrebbe costare allo Stato circa 1,8 miliardi di euro.

Vediamo nel dettaglio quanto costerà ogni singolo intervento.

Riforma delle pensioni: quanto costa aumentare le quattordicesime?

Nel piano di riforma sviluppato dal Governo è previsto l’allargamento del bacino dei beneficiari della quattordicesima sulla pensione. Quindi, verrà offerto un bonus a chi possiede un reddito inferiore ai 13mila euro annui, ma naturalmente la maggiorazione sarà graduata sui contributi:

  • 336€ se sotto i 10 anni;
  • 425€ fino ai 20 anni;
  • 506€ oltre i 20 anni.

Si passerebbe da 1,2 a 2,4 milioni di beneficiari e questo intervento avrà un costo di 800 milioni.

Riforma delle pensioni: quanto costa l’APE?

La maggior parte dei costi dell’APE saranno sostenuti dalle banche, ma per lo Stato ci sarà comunque una spesa che varia dai 600 ai 700 milioni di euro. Infatti, mentre le banche erogheranno il prestito, lo Stato dovrà coprire le detrazioni per le categorie più svantaggiate.

Riforma delle pensioni: quanto costa la ricongiunzione gratuita dei contributi?

Uno degli interventi pensati dal Governo è rendere gratuita la ricongiunzione dei contributi. Quindi, i contributi versati per la pensione in diverse gestioni verranno racchiusi sotto un’unica gestione e in questa procedura verrà incluso anche il riscatto della laurea.

Per la messa in atto di questa manovra lo Stato dovrà spendere 87 milioni nel primo anno, mentre la spesa complessiva è di 500 milioni di euro.

Riforma delle pensioni: quanto costa l’intervento per i lavori usuranti?

Una delle novità sulle pensioni riguarda i lavori usuranti. Nel dettaglio il Governo ha intenzione di favorire il pensionamento per coloro che hanno svolto dei lavori particolarmente. Questo intervento costerà 72 milioni di euro, ma se come sembra verranno inclusi anche gli operai edili e i macchinisti delle ferrovie la spesa aumenterà a 220 milioni.

Riforma delle pensioni: quanto costa l’estensione della no tax area?

Con la riforma delle pensioni è previsto un aumento della soglia della no tax area. Il limite del reddito sotto al quale non ci sono imposte sarà pari a 8.124€ per qualsiasi età. Allineare la No Tax Area dei pensionati a quella valida per i dipendenti costerà 260 milioni, mentre per portare le detrazioni allo stesso livello è prevista una spesa ben più alta, pari a 1,9 miliardi di euro.

Riforma delle pensioni: quanto costa l’intervento per i lavoratori precoci?

L’intervento più costoso riguarda i lavoratori precoci, ovvero per coloro che hanno cominciato a lavorare prima del compimento del 18° anno d’età. Nel dettaglio, ci sarà un riconoscimento di un bonus di 4 mesi per ogni anno di contribuzione nella fascia d’età 14-18. La platea di interessati sarebbe molto alta, circa 67mila lavoratori, così come l’impatto sulle casse statali: 1,2 miliardi inizialmente, 1,8 miliardi a regime.

A quanto pare quindi i costi sono ben più alti di quelli svelati da Tommaso Nannicini. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, infatti, nei giorni scorsi ha dichiarato che per realizzare il progetto di riforma delle pensioni il Governo stanzierà circa 1,5 miliardi di euro. Ma come potete notare da questa tabella, potrebbero non bastare.

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