Riapertura scuole dopo Pasqua: obbligo tamponi per asili nido e infanzia in arrivo

Teresa Maddonni

25 Marzo 2021 - 10:02

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La riapertura delle scuole dovrebbe avvenire dopo Pasqua anche in zona rossa secondo le intenzioni del governo e tra le ipotesi vi è quella dell’obbligo dei tamponi a tutti i bambini di asili nido e infanzia e non solo per il monitoraggio dei contagi. Vediamo come dovrebbe funzionare.

Riapertura scuole dopo Pasqua: obbligo tamponi per asili nido e infanzia in arrivo

La riapertura delle scuole dopo Pasqua è una delle priorità del governo, ma tra le ipotesi vi sarebbe l’obbligo dei tamponi per asili nido e infanzia. Ma come funziona?

Al momento si tratta di un’ipotesi, ma che potrebbe farsi davvero concreta ad aprile con le scuole aperte anche in zona rossa.

D’altronde Agostino Miozzo, ex coordinatore del Cts e ora consulente del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ha espresso già l’intenzione di avviare un serio monitoraggio nelle scuole con la riapertura e nel meccanismo di controllo rientrerebbero anche i tamponi ai bambini di asili nido e infanzia fin dal primo giorno.

Il governo, lo ricordiamo, sta pensando a un nuovo decreto per il dopo Pasqua con un’eventuale proroga delle restrizioni con misure anche per le scuole. Il 6 aprile scade l’attuale Dpcm e il decreto Covid successivo.

Riapertura scuole dopo Pasqua: ipotesi obbligo tamponi per asili nido e infanzia

Le riapertura delle scuole dopo Pasqua porta con sé l’ipotesi dell’obbligo dei tamponi per asili nido e infanzia. L’eventuale riapertura delle scuole fin dagli asili nido in zona rossa dopo Pasqua pone chiaramente la questione di mantenere alta l’attenzione e i controlli mentre i contagi e i ricoveri non diminuiscono e la campagna vaccinale non decolla.

Sebbene la riapertura delle scuole dopo Pasqua sia una priorità del ministro Bianchi e dell’intero governo, bisognerà far sì che questo avvenga in sicurezza. Tra le ipotesi vi è quella di procedere ai tamponi per i bambini di asili nido e scuola dell’infanzia, alle materne, fin dal primo giorno di riapertura delle scuole.

I tamponi saranno quelli rapidi e saranno per tutti. I tamponi rapidi per i bambini di asili nido e infanzia, siamo sempre nel campo delle ipotesi, dovranno essere ripetuti ogni settimana; in caso di risultato positivo tutta la classe del bambino o bambini saranno sottoposti a tampone molecolare. Una regola che non varrà solo per bambini di asili nido e materne, ma per tutti gli studenti il che richiederà uno sforzo non da poco, ma necessario per proteggere anche professori e familiari.

I docenti si stanno sottoponendo alla vaccinazione, ma non è detto che tutti saranno vaccinati con la riapertura delle scuole.

Riaperture scuole: come funzioneranno i tamponi

Ma come funzioneranno i tamponi per bambini di asili nido e infanzia e altri studenti? Si penserebbe, ma siamo sempre nel campo delle ipotesi, di effettuare i test all’ingresso degli istituti con l’impiego di soldati e volontari.

I tamponi che verranno utilizzati a scuola saranno quelli rapidi, con risultati disponibili nel brevissimo tempo. Al momento sono 2 milioni quelli disponibili, ma l’obiettivo sarebbe quello di aumentare l’approvvigionamento.

Intanto il consulente del Miur Miozzo, in un’intervista al Corriere della Sera la scorsa settimana, ha messo in luce la necessità di avviare un monitoraggio efficace delle scuole con la riapertura.

“Oltre a vaccinare il personale bisogna organizzare un sistema di monitoraggio sanitario efficace ed efficiente e soprattutto di pronto intervento. E poi far si che le decisioni sulle aperture e sulle chiusure siano sempre di più concertate e omogenee sul territorio nazionale.”

Miozzo ha poi dichiarato di prendere un impegno ben preciso sulle scuole e la loro riapertura:

“Avremo studenti delle superiori che andranno alla maturità rischiando di aver fatto 4 o 5 mesi di scuola in presenza negli ultimi due anni, così come gli universitari. Una condizione devastante per la salute mentale e la preparazione dei nostri ragazzi che una volta superata la pandemia si confronteranno con il mercato del lavoro con il peso enorme di un periodo di costruzione della loro formazione culturale mutilato in modo decisamente critico. Farò l’impossibile per recuperare ciò che abbiamo perduto”.

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