Revisione invalidità e handicap 2022: come funziona, iter e novità

Simone Micocci

28 Febbraio 2022 - 10:10

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Revisione invalidità e handicap (ai sensi della Legge 104): nuove modalità, salta - ma non sempre - la visita medica. Ecco l’iter aggiornato al 2022.

Revisione invalidità e handicap 2022: come funziona, iter e novità

Le visite di revisione sono quello strumento con cui viene accertata la permanenza dei requisiti sanitari che hanno dato luogo al primo riconoscimento della condizione d’invalidità. Possono essere oggetto di revisione tanto l’invalidità civile quanto l’handicap ai fini della Legge 104.

Non tutte le condizioni d’invalidità e handicap sono comunque soggette a revisione. In alcuni casi, infatti, tale condizione viene riconosciuta come permanente e dunque non vi è necessità di successive visite. Nel dettaglio, solitamente la revisione è necessaria quando la persona alla quale viene riconosciuto l’handicap, o l’invalidità, si trova in età evolutiva - si pensi ad esempio ai bambini, ai quali raramente viene accertata la condizione d’invalidità permanente - o comunque quando la patologia o la menomazione riscontrata in sede di accertamento sanitario è suscettibile di modifiche nel tempo.

A tal proposito, nei casi in cui risultasse necessaria una visita di revisione, questa viene indicata nell’apposito verbale di riconoscimento dell’invalidità, dove viene specificata la scadenza della condizione accertata.

Nell’ultimo periodo le visite di revisione dell’invalidità o dell’handicap sono state sottoposte a una serie di modifiche. La più importante probabilmente è quella che di fatto elimina la visita, stabilendo che la revisione può essere effettuata anche solo esaminando la documentazione sanitaria del paziente.

Alla luce delle ultime novità, vediamo come funziona oggi l’iter di revisione dell’invalidità o dell’handicap, come tra l’altro spiegato dall’Inps con il messaggio 926/2022.

Revisione dell’invalidità o handicap: visita non più obbligatoria, ecco quando

Viene resa più veloce la procedura per la revisione dell’invalidità o dell’handicap in base a quanto stabilito dal decreto semplificazioni (76/2020, articolo 29-ter). Come spiegato dall’Inps con messaggio 926/2022, con il quale vengono recepite tali novità, viene data facoltà al cittadino di chiedere il pronunciamento delle commissioni mediche sulla base della documentazione sanitaria a disposizione.

Salta, dunque, la necessità di dover necessariamente sottoporsi a visita diretta di revisione. Questo, ovviamente, sarà possibile solamente nei casi in cui sia presente una documentazione sanitaria talmente chiara da consentire una valutazione obiettiva.

Come funziona l’iter di revisione

È dunque necessario aggiornare l’iter di revisione dell’invalidità, o dell’handicap ai fini della Legge 104, tenendo conto delle ultime novità in materia. Nel dettaglio, sarà compito dell’Inps contattare il cittadino che necessità di revisione con quattro mesi di anticipo rispetto alla data di revisione. La comunicazione verrà inviata tramite posta prioritaria, con la richiesta di allegare - attraverso il servizio online disponibile su MyInps “Allegazione documentazione Sanitaria Invalidità Civile” - tutta la documentazione sanitaria in possesso entro il termine di 40 giorni.

Una volta allegata tale documentazione, sarà compito della commissione medica valutare se questa è sufficiente per la valutazione obiettiva e dunque se non serve procedere con la visita di revisione. Qualora dovesse essere così, allora l’interessato riceverà un nuovo verbale, nel quale verrà indicata una seconda data oltre la quale sarà necessaria un’ulteriore revisione.

Diversamente, ovvero nel caso in cui la documentazione risultasse inadeguata per procedere con la revisione, verrà fissato l’appuntamento per la visita diretta. La convocazione in questo caso arriva per mezzo di raccomandata A/R, con l’invito a presentarsi presso l’Unità Operativa Complessa (UOC) - o anche l’Unità Operativa Semplice (UOS) - competente sul territorio.

La data della visita può anche essere successiva alla scadenza, tuttavia - come vedremo meglio successivamente - questo non comporta la perdita delle prestazioni e dei diritti riconosciuti in base alla propria condizione.

Nel caso in cui non risultasse possibile presentarsi nel giorno della convocazione, il cittadino dovrà produrre una richiesta di giustificazione; sarà l’Inps a valutare se sussiste la motivazione e in tal caso ad accogliere la giustificazione, dando un nuovo appuntamento.

Diversamente, qualora non dovesse esserci una giusta motivazione, l’Inps provvederà a sospendere la prestazione economica percepita - come pure eventuali benefici correlati - mentre, decorsi 90 giorni dalla comunicazione della sospensione, il diritto alle prestazioni in oggetto verrà persino revocato.

Visita successiva alla data di scadenza della revisione: cosa succede?

Qualora la data della convocazione dovesse risultare successiva alla scadenza indicata dal verbale, si rischia di perdere le prestazioni e i benefici goduti? No, in quanto - come stabilito dall’articolo 25 della legge 114/2014 - sia gli invalidi civili che le persone con handicap conservano i diritti acquisiti in ogni caso fino al momento della visita di revisione.

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