Mille giorni per cambiare il paese: questo il messaggio emerso dalla conferenza stampa di Renzi. Molta la carne al fuoco del governo, ecco il programma di riforme e i tempi necessari
Si è tenuta ieri pomeriggio intorno alle 14 a Palazzo Chigi la conferenza stampa per la presentazione del programma di governo da attuare in mille giorni. Matteo Renzi con il Ministro Boschi e il sottosegretario Delrio ha presentato il sito passodopopasso.italia.it con il countdown dei mille giorni e lo stato d’attuazione delle riforme annunciate.
I cantieri aperti nei primi mesi di governo sono molti e, dopo le dichiarazioni del premier di ieri, dovranno essere necessariamente chiusi entro maggio 2017. Riforma della Pa, del Senato, della scuola, della giustizia, Jobs act alla tedesca e estensione del bonus di 80 euro: ecco le priorità del governo Renzi presentate in 6 punti.
1 Riforma della giustizia:
Varato dal Cdm venerdì scorso il decreto per la riforma della giustizia inizierà a breve il suo iter di approvazione. La riforma della giustizia consta di una parte dedicata al processo civile (Leggi cosa cambia) con il fine di dimezzare l’arretrato e velocizzare le cause future; e di un’altra che riforma il codice penale che ha come priorità la lotta ai reati economici e reintroduce il falso in bilancio. (Leggi le novità)
2 Sblocca-Italia:
Il Cdm di venerdì scorso ha varato anche il decreto sblocca-Italia, anch’esso sul nastro di partenza del suo iter parlamentare. Lo sblocca-Italia ha stanziato 3,8 miliardi di euro per far ripartire le opere bloccate e iniziare nuove imprese che aspettano finanziamenti e via libera burocratici. (Qui per approfondire sullo Sblocca-Italia). All’interno del decreto sblocca-Italia ci sono altre importanti novità come le semplificazioni burocratiche per ottenere permessi e il pacchetto casa. Quest’ultimo consiste in una serie di provvedimenti come gli incentivi fiscali per l’efficientamento energetico, per i lavori antisismici e per le ristrutturazioni edilizie. (Leggi tutte le novità del pacchetto casa 2015)
3 Legge elettorale e riforma del Senato:
Tema caldo dell’estate 2014 è stato il disegno di legge a firma Boschi che modifica il titolo V della Costituzione e riforma la legge elettorale. "Le regole del gioco vanno scritte insieme" ha detto Renzi annunciando la riforma del porcellum, ma mettere tutti d’accordo sembra un’impresa ai limiti della realtà. Il Ddl legge che abolisce il Senato inizierà a breve la discussione in commissione Affari costituzionali alla Camera, mentre alla prima commissione del Senato si studierà la nuova legge elettorale. Ancora da sciogliere i nodi su soglie di sbarramento, premio di maggioranza e preferenze.
4 Riforma della scuola
Grande assente del Cdm di venerdì scorso, la riforma della scuola sarà presentata domani dal Ministro Giannini. Tra le idee già annunciate figura una maggior alternanza scuola-lavoro che avvii i giovani al mondo del lavoro, carriera e stipendio in base al merito e lo stop alle supplenze per eliminare il precariato. (Leggi le linee guida della riforma della scuola). Inoltre è stato annunciato un piano di assunzione di 100mila insegnanti nei prossimi 3 anni. (Ecco il piano di assunzione insegnanti)
5 Jobs Act:
Il governo intende portare a termine l’approvazione della riforma del mercato del lavoro italiano entro la fine del 2014. Molti i provvedimenti all’interno del Jobs Act (Leggi qui un approfondimento), ma il nodo cruciale ancora da sciogliere riguarda l’articolo 18. Ieri in conferenza stampa il premier Renzi è tornato a parlare di "contratto a tutele crescenti" nel quale l’articolo 18 subentra dopo 3 anni di lavoro.
6 Riforma della Pa:
Il decreto sulla Pa ha già ottenuto il via libera della commissione affari costituzione del Senato; questo introduce la mobilità obbligatoria per i dipendenti pubblici e dimezza permessi e distacchi sindacali (Leggi qui per approfondire). Domani invece, comincia l’esame della legge delega sulla Pa, seconda fase della riforma avviata con il decreto targato Madia.
7 Bonus 80 euro:
"Gli 80 euro non sono una mancia elettorale, sono una scommessa politica che può piacere o meno, ma sono la più grande riduzione di tasse mai fatta e di aiuto al ceto medio" ha parlato così in conferenza stampa il premier Renzi. Ha inoltre precisato che sul bonus di 80 euro "non si torna indietro" rilanciando la possibilità che il bonus venga esteso ad una platea più ampia.
Un discorso a parte merita l’Europa. Anno di semestre europeo a guida italiana, Renzi ha di fronte a sé una sfida importante: imporre l’idea che serva una nuova strategia in Europa da attuare utilizzando "la flessibilità che l’Ue ci consente".
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