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Giustizia e Processo Civile: tutte le novità della riforma messa in campo dal Governo
sabato 30 agosto 2014, di
Dopo la pausa estiva il Governo torna in attività con una serie di interventi finalizzati ad accelerare molti settori farraginosi della macchina statale: nel Consiglio dei Ministri di ieri l’attenzione maggiore è stata dedicata alla riforma della giustizia, sebbene rilevanti decisioni siano state prese anche a proposito delle grandi opere e della riapertura dei cantieri e sui bonus e gli incentivi fiscali.
Per quanto riguarda la giustizia, l’obiettivo già dichiarato precedentemente dal governo è quello di accelerare i tempi dei processi civili, smaltendo il grande arretrato di cause ancora aperto: si tratta di circa 5 milioni di cause arretrate che, attraverso un decreto legge e un disegno di legge delega da attuare entro i prossimi 18 mesi, dovrebbero ridursi a 3 milioni, portando a definizione almeno un terzo dei procedimenti pendenti.
Arbitrato e Negoziazione assistita
Lo strumento privilegiato per ridurre il numero di cause già in corso sarà l’arbitrato, da applicare ai procedimenti pendenti in tribunale e in corte d’appello, ad esclusione di quelli sui diritti indisponibili come il lavoro, la previdenza e l’assistenza sociale. In questo caso il giudice trasferisce il fascicolo relativo allo specifico procedimento al presidente del Consiglio dell’Ordine forense circondariale che procede alla nomina di uno o più arbitri individuati tra gli avvocati iscritti da almeno tre anni all’albo. Il procedimento viene, quindi, portato avanti di fronte all’arbitro designato la cui decisione ha valore di sentenza. Nel caso di cause già arrivate in appello, se viene disposto l’arbitrato, è possibile risolvere il procedimento entro i 120 giorni, altrimenti, entro i 60 giorni successivi la causa rientra nell’iter processuale ordinario.
Per procedimenti che non sono ancora stati sottoposti all’attenzione di un giudice, invece, viene favorito l’utilizzo della negoziazione assistita dagli avvocati. Anche in questo caso vengono esclusi i procedimenti riguardanti i diritti indisponibili. Nei casi di risarcimento di danni da circolazione stradale e di domande di pagamenti di somme entro i 50.000 euro, la negoziazione deve comunque essere tentata, prima di andare dal giudice. I tempi della negoziazione sono stabiliti autonomamente dalle parti ma non possono essere inferiori a un mese e superiori a 4 mesi, prorogabili per altri 2 mesi. , per il. Le procedure di negoziazione assistita, a cui può invitare anche il giudice, vengono monitorate dal Consiglio nazionale forense che ne trasmette ogni anno i dati al ministero della Giustizia.
Separazioni e divorzi
Velocizzata anche la procedura di svolgimento di separazioni e divorzi consensuali per le quali non sarà più necessario recarsi da un giudice, a condizione che non ci siano figli minori o con handicap. In caso di accordo l’avvocato è tenuto a trasmetterne una copia autenticata all’ufficiale di stato civile del Comune. Sempre nel caso in cui non ci siano figli minori o portatori di handicap i coniugi possono comparire di fronte all’ufficiale di stato civile, per sciogliere il matrimonio, anche senza difensori.
Tutela del credito
Per quanto riguarda le transazioni commerciali è stato fissato un aumento del saggio di interesse moratorio all’8,15% (quello per i ritardi di pagamento) nei casi in cui i debiti non vengano pagati volontariamente e nel caso in cui le parti non determinino la misura del tasso. Sempre riguardo a eventuali debiti, il creditore potrà presentare istanza per richiedere la ricerca telematica dei beni da pignorare: potrà essere disposta dal presidente del tribunale che autorizzerà gli ufficiali giudiziari ale banche dati digitali della Pa, dell’anagrafe tributaria, dell’archivio dei rapporti finanziari e del Pra.
Al disegno di Legge delega dovrebbero essere demandati, invece, altri importanti capitoli quali l’istituzione del tribunale della famiglia e il rafforzamento del tribunale delle imprese. In quest’ultimo è intenzione del Governo procedere ad un ampliamento delle competenze che consentirà di gestire procedimenti riguardanti settori particolarmente importanti per accrescere la competitività delle imprese come la concorrenza sleale, pubblicità ingannevole, class action a tutela dei consumatori.
Al disegno di legge delega afferisce anche la riforma del processo civile vera e propria, del quale sarà rimodulata la fase di trattazione e discussione, prevedendo l’anticipazione degli scambi di memorie, per avere un quadro complessivo della contesa già dalla prima udienza. Sarà rafforzato il principio della immediata, provvisoria efficacia delle sentenze di primo e secondo grado e sarà affermato il principio di sinteticità degli atti di parte e del giudice. I tempi processuali verranno ridotti anche rafforzando il profilo impugnatorio dell’appello, prevendendo il divieto di nuove allegazioni di eccezioni e di prove e la tipizzazione dei motivi di gravame.
