Regime fiscale agevolato per startup e nuove iniziative imprenditoriali: le agevolazioni e i beneficiari

I contribuenti che decidono di avviare una startup, un’impresa innovativa o, comunque una nuova iniziativa imprenditoriale, godono di un regime fiscale agevolato che presenta molteplici differenze con il regime fiscale ordinario e che, anche recentemente, è stato oggetto di chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate. Il regime fiscale agevolato prevede molteplici vantaggi, tra cui una semplificazione degli adempimenti contabili e un’agevolazione riguardante la determinazione del reddito che costituisce la base imponibile su cui calcolare l’Irpef.

Soggetti interessati ed esclusi
Godono di un regime fiscale agevolato tutte le persone fisiche che iniziano un’attività di lavoro autonomo o d’impresa. Sono invece esclusi da questo tipo di agevolazioni le società e le persone fisiche esercenti imprese, ossia i contribuenti in regime dei minimi, che applicano le imposte sui redditi e l’Iva in base a regimi forfettari.

Tipologia e durata dell’Agevolazione
I soggetti ammessi a questo tipo di agevolazione fiscale godono, per il periodo d’imposta in cui è iniziata l’attività e per i due anni successivi, quindi per un totale di tre anni, di un regime fiscale che prevede una tassazione minore del reddito prodotto con lavoro autonomo o d’impresa, corrispondente a un’imposta sostitutiva dell’IRPEF pari al 10% dei redditi prodotti.
Il reddito prodotto attraverso la nuova impresa imprenditoriale, inoltre, viene determinato secondo le regole delle imprese in contabilità semplificata, non contribuisce alla determinazione del reddito complessivo IRPEF del contribuente e non costituisce base imponibile per la determinazione delle addizionali IRPEF comunali e regionali. Per questa tipologia di redditi rimangono comunque valide le regole ordinarie ai fini IVA e IRAP.

Quali sono le nuove iniziative imprenditoriali
Per godere di questo regime fiscale agevolato, un’impresa, anche individuale, deve rispondere a specifici criteri:

• Il contribuente non deve aver esercitato nei tre anni precedenti, neppure in forma associata o di impresa familiare, un’attività artistica, professionale o d’impresa. L’apertura di Partita IVA non costituisce automaticamente un principio di esclusione, dal momento che è necessario anche l’effettivo esercizio dell’attività;
• La nuova iniziativa imprenditoriale non deve costituire la continuazione di un’attività svolta precedentemente sotto forma di lavoro dipendente, autonomo o come collaborazione coordinata e continuativa. Non vengono considerati tali i praticantati necessari per esercitare specifiche professioni (giornalisti, avvocati, ecc. ecc.);
• L’ammontare dei ricavi e dei compensi non deve superare i 30.987,41 euro annui per i lavoratori autonomi e per le imprese che offrono servizi e i 61.974,83 euro annui per le imprese che esercitano altre attività;
• Se, con la propria impresa innovativa, si prosegue di fatto l’attività già svolta in precedenza da un altro soggetto, l’ammontare dei ricavi realizzati nel periodo d’imposta precedente (dall’altro soggetto) non devono superare il limite di 30.987,41 euro annui per le imprese che offrono servizi e i 61.974,83 euro annui per le imprese che esercitano altre attività;
• In ogni caso, per godere dell’agevolazione fiscale prevista per le nuove iniziative imprenditoriali e per le imprese innovative, devono essere regolarmente adempiuti gli obblighi previdenziali, assicurativi e amministrativi.

Al fine di reperire tutte le informazioni utili per ottenere l’agevolazione è opportuno conoscere anche gli specifici adempimenti fiscale che il contribuente è tenuto a mettere in atto.