Referendum per abolire il reddito di cittadinanza: Renzi lancia la raccolta firme

Alessandro Cipolla

24/05/2022

24/05/2022 - 12:41

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Matteo Renzi torna alla carica per l’abolizione del reddito di cittadinanza. Dal 15 giugno via alla raccolta firme per un referendum: “Vogliamo cambiare il mondo del lavoro per i più giovani”.

Referendum per abolire il reddito di cittadinanza: Renzi lancia la raccolta firme

Matteo Renzi torna all’assalto del reddito di cittadinanza, annunciando sulla sua pagina Facebook una raccolta firme a partire dal 15 giugno per indire un referendum allo scopo di cancellare quello che è stato il provvedimento principale del primo governo Conte.

Vogliamo abolire il reddito di cittadinanza e come previsto dalla legge dal 15 giugno partirà la raccolta ufficiale di firme - si legge nel post social del leader di Italia Viva - Ma vogliamo soprattutto cambiare il mondo del lavoro per i più giovani”.

In Italia la legge stabilisce che per richiedere un referendum abrogativo occorre raccogliere almeno 500.000 firme, oppure la richiesta può essere avanzata da parte di cinque Consigli regionali.

Renzi così avrà tempo dal 15 giugno al 30 settembre per raccogliere le 500.000 firme necessarie per avanzare la richiesta di un referendum per abolire il reddito di cittadinanza.

In alternativa l’ex presidente del Consiglio può puntare sull’ottenere un voto favorevole a riguardo da parte di almeno cinque Consigli regionali, un po’ come fatto da Matteo Salvini che ha presentato i suoi referendum sulla giustizia grazie alla richiesta da parte di nove Regioni guidate dal centrodestra.

Se mai Matteo Renzi dovesse riuscire a raccogliere le firme necessarie per indire un referendum per abolire il Reddito di cittadinanza, l’ultima parola comunque spetterebbe alla Corte costituzionale che sarebbe chiamata a esprimersi sulla ammissibilità o meno del quesito proposto.

Referendum per abolire il reddito di cittadinanza: Renzi ci riprova

Che a Matteo Renzi non piaccia il reddito di cittadinanza non è di certo un mistero, visti i tanti attacchi spesso anche molto duri che l’ex sindaco di Firenze in questi anni ha riservato alla misura introdotta nel 2019 dal primo governo Conte.

Pagare la gente per stare sul divano fa arrabbiare gli italiani”, fu l’affondo del leader di Italia Viva nel dicembre 2018, mentre lo scorso 15 maggio commentando i 350.000 lavoratori stagionali che in Italia secondo il ministro Garavaglia mancherebbero all’appello è stato ancora più netto: ”Il reddito di cittadinanza è una follia”.

Anche l’idea di un referendum per abolire la misura simbolo del Movimento 5 Stelle non è di certo nuova. La scorsa estate Renzi infatti ha lanciato una petizione con l’obiettivo di raccogliere 10.000 firme a sostegno dell’abolizione.

Alla fine di firme però ne sono state raccolte soltanto 4.937, meno della metà, ma adesso Italia Viva sembrerebbe essere pronta a lanciare una campagna referendaria vera e propria.

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