Redditometro 2014: molte lettere inviate sono nulle, ecco perché

Valentina Brazioli

13/06/2014

Redditometro 2014, cosa devono fare i contribuenti che hanno ricevuto la temuta lettera da parte dell’Agenzia delle Entrate? Innanzitutto controllarla attentamente: secondo alcune stime, infatti, il 50 per cento delle missive recapitate conterrebbe errori così macroscopici da renderle automaticamente nulle.

Redditometro 2014: molte lettere inviate sono nulle, ecco perché

Redditometro 2014, dopo una gestazione a dir poco travagliata, le prime lettere sono state recapitate, eppure i problemi iniziano solo adesso. A quanto risulta, infatti, non tutta l’operazione di monitoraggio fiscale starebbe filando liscia come l’olio, anzi: le comunicazioni inviate ai contribuenti – sospettati di irregolarità – tra aprile e maggio sembrerebbero essere pieni di errori a dir poco macroscopici. La colpa? Le informazioni obsolete o errate contenute nella banca dati Sorgei.

Altri invii sospesi a causa degli errori

Ma quante delle missive risentirebbero del problema? Secondo le prime indiscrezioni trapelate in questi giorni, anche il 50 per cento, tutte inevitabilmente destinate a essere annullate tramite il meccanismo dell’autotutela, strumento grazie al quale l’Erario ammette di aver commesso un errore e rinuncia alle proprie pretese. A quanto pare, infatti, il famoso controllo incrociato dei dati contenuti nei database informatici dei quali si serve l’Agenzia delle Entrate sarebbe avvenuto in maniera a dir poco superficiale (c’è addirittura chi insinua che non sia avvenuto affatto). Il risultato? Già in seguito al primo invio delle lettere si sono scatenate le proteste dei contribuenti inferociti per gli errori riscontrati, e le Entrate avrebbero momentaneamente sospeso la spedizione di ulteriori comunicazioni nell’attesa di verificare con maggiore attenzione tutte le informazioni.

20 mila contribuenti a rischio

Una figuraccia non di poco conto, soprattutto se consideriamo che ben 20 mila italiani sono coinvolti nell’intera operazione, in quanto accusati di presentare un ingiustificato scostamento tra quanto dichiarato e quanto speso, in misura superiore al 20 per cento. Su questi acquisti sospetti, quindi, il Fisco, tramite il Redditometro, chiede documentate giustificazioni al contribuente. Le spese che fanno scattare l’allarme, tra mutui, polizze d’assicurazione, possesso di beni di lusso e iscrizioni a club esclusivi, sono proprio quelle custodite da Sogei, gestore ufficiale di tutte le banche dati fiscali, finito sotto accusa per i troppi errori riscontrati.

L’archiviazione in fase preliminare a causa degli errori

In ogni caso, contestualmente all’invito per il contribuente a comparire, di persona o tramite un rappresentante, scattano anche le parallele controverifiche delle Entrate che, una volta accertati gli errori, procede direttamente all’archiviazione in fase preliminare.

Per tutti coloro che, invece, non riscontrassero irregolarità nella lettera e volessero qualche consiglio su come comportarsi, ecco i cinque consigli degli esperti in materia.

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